Sapete quali sono le ultime novità sulla variante di Grassina (già ribattezzata variante di Penelope, di notte si smonta ciò che si fa di giorno)? Che gli ostacoli all’avvio dei lavori anziché diminuire, aumentano. Anche perché il sindaco della Città Metropolitana, che poi è il sindaco di Firenze Dario Nardella, non sembra particolarmente coinvolto dai ritardi di questa infrastruttura. Così il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha deciso di scrivere al collega una lettera-appello, che gli invierà nei prossimi giorni.
Sindaco, com’è possibile che ancora non si possa indicare una data per l’avvio dei lavori?
La variante è una priorità da sempre, io ho scelto la linea “niente proclami”, li farò, eventualmente, quando saremo a pochi giorni dall’apertura dei cantieri.
Sembra che il progetto proceda col passo del gambero: un passo avanti e due indietro.
Nei giorni scorsi, insieme all’assessore Frezzi, abbiamo avuto incontri con la Città metropolitana, appurando che l’iter della variante è ancora lungo e complesso, anche se qualcosa si sta muovendo: le ultime procedure di esproprio sono in fase di conclusione; la bonifica dei terreni dagli ordigni bellici sta per riprendere, dopo il fallimento della ditta che aveva iniziato e il riaffidamento a una nuova impresa.
Quali sono gli ostacoli? Ogni volta che se ne parla spunta qualche nuova difficoltà.
Resta ancora da risolvere il contenzioso con il Consorzio cooperative costruzioni sull’importo dei lavori. Era stato assegnato con una base d’asta di 17 milioni, ma ne vogliono un paio di più per alcune migliorie al progetto. (Ovvero la stessa situazione che fu illustrata nell’incontro organizzato dal Pd a Grassina lo scorso 3 febbraio: in sei mesi non si è venuti a capo di nulla ndr). Inoltre è fallita l’impresa a cui la Ccc avrebbe dato l’incarico dei lavori e stanno individuando una nuova impresa.
Cosa ti aspetti da Nardella?
Nella lettera chiederò un suo impegno diretto e il suo sostegno per arrivare finalmente a definire ogni passaggio burocratico in tempi rapidi. Se la Città metropolitano mette la variante di Grassina fra le scelte strategiche, può decidere anche di impiegare più personale a lavorare sulle ultime procedure burocratiche che ancora bloccano l’apertura dei cantieri. L’auspicio è di riuscire, io è Nardella, a porre la prima pietra durante il nostro mandato.
pier luigi zanella
queste parole sono contemporaneamente serie e allarmanti: serie perchè finalmente un sindaco cerca di essere più operativo e meno “appariscente”, allarmanti perchè, in sostanza, davvero siamo ad uno stallo incredibile, ma (ahimè) classico: Bene fa, in ogni caso, il sindaco a stimolare direttamente il sindaco della città metropolitana che però, è bene ricordarlo, non è e non sarà mai eletto dai cittadini di tutta la città metrop., come succedeva per il presidente della Provincia, e quindi speriamo non abbia solo un occhio di riguardo ai soli fiorentini ma anche ai comuni interessati. Personalmente non sto sereno