Premesso che, come recita il proverbio, “Non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace”, le nuove maglie della Fiorentina, per me, sono un pugno in un occhio. Non è il primo che questa proprietà ci riserva. Speriamo sia l’ultimo.
Nel 1981 il Giglio di Firenze prostituito al marketing dai Pontello, scatenò la protesta dei tifosi. In quel caso la città non si divise tra Guelfi e Ghibellini: il giglio-Farrow’s non trovò partito a sostegno.
Anadare a ripescare un simbolo a suo tempo contestato non mi pare una trovata geniale. E’ vero che il 1981 evoca la entusiasmante cavalcata viola che, a causa della vergogna di Cagliari, si concluse nel “Meglio secondi che ladri”. Tuttavia la pacchianeria del giglio stilizzato per scopi pubblicitari rimase inalterata.
“Un marchio non riuscito” lo definì il marchese Emilio Pucci, stilista fiorentino conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, persona di grandissima classe, in un commento sul quotidiano “La Città”. Dubito che, dopo quarant’anni di invecchiamento, quel giglio grezzamente stilizzato sia diventato degno della bellezza di Firenze che il video della Fiorentina vuol richiamare.
Geometra
Leggere i commenti di molti di voi fanno capire il perche andiamo sempre piu’ giu’ a chi non piace la maglia a chi non piace Nastacic perche e 7 cm piu’ corto di Milochevic forse avra’ il pisello e cervello molto piu’ lungo chi odia la societa non pensando che questi si stancano vendono il possibile e lasciano tutto a Nardella,Cavalli,Guggiolone e l’opera nervi e i vari giornalai che non avendo rapporti in societa sparano minchiate dalla mattina alla sera e sempre i soliti nomi cosa ne sanno su cosa lavorano gli uomini mercato
I conti si tirano alla fine mercato per i calciatori per la squadra a fine girone andata ,se non tornano liberi di criticare educatamente.Se mi chiedete come sono stati gli ultimi 2 anni della nuova societa sinceramente incompetente e calciatori da schifo.Errare umano est perseverare e da coglioni.
anna dughetti
L’avevo già viste , inutile arrabbiarsi = ORRENDE = , forse ancor peggiori delle tute delle olimpiadi 2021 .
Durante la sfilata dell’inaugurazione , tutti i partecipanti erano eleganti e bellissimi . Solo l’Italia un obbrobrio .
Certo la colpa ( come per le tute dell’Italia ) , NON è dello stilista che le ha disegnate , ma di chi ha accettato di pagare chi le ha create .!!!
Andrea Bechi
Veramente, se ben ricordo, il marchese Pucci definì il simbolo “un coso mencio ciondoloni”.
Qualcosina di marketing credo di saperne…….ma si vede che questi americani sono “avanti”.
Mi viene da credere che almeno lo “pseudo-stilista” l’hanno pagato poco .
Per ora tutte le iniziative prese (mercato incluso) mi fanno venire voglia di guardare i risultati il giorno dopo.