Sono trascorsi trent’anni dall’omicidio di Lando Conti (nella foto durante la visita a Firenze del principe Carlo e Lady Diana). L’ex sindaco di Firenze fu trucidato dalle Br il 10 febbraio 1986 in via Faentina, mentre in auto stava raggiungendo il Consiglio comunale. Oggi, mercoledì 10 febbraio, la figura di Lando Conti, “sindaco del dialogo, della coerenza e del rispetto” sarà ricordata con una cerimonia (ore 17.30) nella Sala degli elementi in Palazzo Vecchio. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Firenze e dall’Agci (Associazione generale cooperative italiane).
Ho l’onore di essere stato invitato fra i relatori. Ai tempi dell’attentato seguivo assiduamente la politica amministrativa di Palazzo vecchio per il quotidiano La Città, del quale ero stato uno dei fondatori. I rapporti con il sindaco, chiunque fosse, erano quotidiani. Nel corso degli anni ho avuto contatti stretti con Gabbuggiani, Bonsanti, Bogianckino, Morales, Domenici. E, ovviamente, con Lando Conti. Mai nessuno dei due ha mai abdicato al proprio ruolo, lui di sindaco io di giornalista, ma questo non impedì che fra noi nascesse anche un sentimento di simpatia, credo reciproca, oltre che di stima.
Ricorderò con emozione tanti episodi, aneddoti, interviste di quel periodo. Insieme a me parleranno il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente dell’Agci Rosario Altieri, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, Franco Camarlinghi, Nicola Cariglia, Cosimo Ceccuti, Ottaviano Colzi, Gianni Conti, Adalberto Scarlino, il figlio Lorenzo Conti; moderatore Francesco Colonna.
Cesare
Sarò presente in Palazzo Vecchio, ascolterò il tuo ricordo e quelli degli altri intervenuti. Per me Lando era più di un amico.