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Trentacinque anni fa, il 23 novembre del 1980, il terremoto in Irpinia che fece tremila morti. Voglio ricordarlo con questa gallery fotografica. Sono scatti che feci nei giorni successivi quando fui inviato sul posto, allora giovanissimo cronista, da Giordano Goggioli, il direttore de La Città, quotidiano locale che avevo contribuito a fondare e nel quale lavoravo. Insieme a me l’amico e collega Ennio Macconi, prematuramente scomparso nel 2008, con il quale ho condiviso tanti momenti della mia carriera. Ricordo i suoi timori di nuove scosse e l’intenzione di dormire in auto, nella sua R4. E il mio fatalismo, che alla fine prevalse, con la scelta di prendere una camera in un albergo di Napoli. Ricordo i cadaveri estratti dalle macerie, le lacrime di una mamma, i volti segnati dal dolore, dalla paura, dalla fatica di tanti volontari che accorsero da tutte le parti d’Italia. Ricordo palazzi “spiaggiati” come quinte teatrali in disuso. Ricordo il centro operativo della Toscana organizzato nel paesino di Grottaminarda. Ricordo anche la frenetica raccolta di informazioni, testimonianze, racconti e fotografie e le corse, con Ennio, alla sala stampa della sede Ansa di Napoli, per battere a macchina gli articoli per il giornale (il computer non era ancora entrato in redazione anche se stava per farlo). Un pensiero alle tante vittime e un pensiero ad un collega che ci ha lasciati troppo presto.