Gli annunci economici che avevo ideato per una ipotetica “Pulce viola” hanno avuto le prime risposte. Nell’articolo del 19 gennaio (vedi qui) sostenevo che la Fiorentina dovesse cedere un po’ di possesso palla, per acquistare invece qualche tiro in porta e dribbling alla Chiarugi. Nella partita contro il Torino il possesso palla è stato più contenuto: “solo” il 58%, uno dei dati più bassi della stagione. Per i tiri importa, invece, ancora poche offerte: neanche uno su azione. La società mi ha invece seguito alla grande – mi concedete questo sfoggio di presunzione? – sulla richiesta di dribbling, con l’ingaggio di Zarate. Se c’è ai nostri tempi un driblomane alla Chiarugi, di quelli che il pallone se lo porterebbero anche a casa e per i quali il passaggio al compagno è un dolore lancinante, questo e Mauro Zarate. Già ieri, nei pochi minuti in cui è stato in campo, ha mostrato l’indole egoista e la versatilità di posizione che adeguatamente regimata può disorientare qualsiasi difesa. Sulla maglia ha il numero 7, come Chiarugi (che in carriera ha indossato anche l’11) nell’anno dello scudetto. Cavallo Pazzo torna di moda.
Carlo F.
Il signore ti ascolti.
Daniele
Magari fosse come Chiarugi!!!
Lui sì che spaccava le difese..!!
Idolo indiscusso..!!