Questo è il rapporto di un tifoso viola che da anni vive a Londra. Una sorta di “infiltrato speciale” dietro le linee nemiche.
Giorni strani a Londra, in cui ti può capitare mentre stai tranquillamente seduto in uno dei tipici autobus rossi a due piani, di sentire il tuo vicino esclamare a voce alta “o indoll’è Kin Crosse?”, mentre cerca di decifrare una mappa dei trasporti locali.
L’invasione viola è arrivata, l’avevano prevista e si può toccare con mano. Per qualche giorno la fiorentinità contagia Londra e c’è anche il caso di ritrovare amici o vecchi compagni di scuola passeggiando per Carnaby street, al Cyberdog di Camden o aspettando il cambio della guardia. Attività molto diverse tra loro, ma che sembrano non mancare mai durante una visita a Londra. Ma la vera misura di quanti siano i fiorentini a giro, l’abbiamo avuta all’allenamento a porte aperte a White Hart Lane. Gentilmente offerto dalla società specialmente ai tifosi rimasti senza biglietto, è stato un modo anche per ritrovarsi e contarsi. E il risultato è effettivamente notevole.
A proposito, proprio per questo il Viola club London sarà chiuso per l’occasione, non potendo far fronte ai grandi numeri di tifosi previsti. Metà dei soci se ne andranno allo stadio in incognito, mimetizzati tra gli Spurs (come per tanti altri club, anche qui i biglietti da Firenze non sono arrivati), altri, come il sottoscritto, non hanno fatto in tempo a prendersi un biglietto in un altro settore dello stadio e se la guarderanno al pub. In buona compagnia, pare che i tifosi dell’Arsenal siano più che ben disposti ad accogliere qualsiasi altro tifoso purché avversario dei rivali del Tottenham. Le pinte faranno il resto.
Tornando all’allenamento, divertente siparietto finale: Montella, a cui probabilmente l’atmosfera inglese dà la carica e lo ha messo di buon umore, ci lancia un pallone dopo il saluto dei giocatori. A parte che centra in pieno e ribalta uno degli striscioni, il gesto è ovviamente ben gradito e salutato da tutti con un applauso ed ovazione. Tutto bene quindi, non fosse però che il pallone non è di Montella, né della Fiorentina… bensì del Tottenham che ci terrebbe dunque a riaverlo indietro! Parte subito la ricerca da parte degli zelanti stuarts inglesi, intenzionati a far tornare il conto delle palle, nonostante gli abili depistaggi messi in atto dai tifosi. Beh, alla fine pensate che l’efficienza inglese abbia avuto la meglio sugli ingegni arditi di Firenze? Il pallone ricompare immancabilmente più tardi, a bordo del 259 diretto alla stazione di King’s Cross.
Atmosfera strana, a tinte viola, che cozza un po’ con il caos e la generale indifferenza di Londra metropoli. Gli inglesi sono grandi amanti degli eventi sportivi e i pub non si perdono una competizione. Ma in questo momento siamo in pieno Sei Nazioni di rugby e nel calcio europeo è la Champions che la fa da padrone, con le tante squadre inglesi impegnate, di cui ben due locali (Arsenal e Chelsea). Una bella fetta della popolazione poi si appassiona per tradizione più al cricket che al calcio. In breve, diciamocelo, a guardarsi in giro sembra che di Tottenahm-Fiorentina non è che importi poi molto alla gente. Anche la tifoseria dello stesso Tottenahm pare un po’ snobbare la partita, più preoccupata dall’imminente derby col West-Ham e dalla finale contro il Chelsea della prestigiosa Coppa di lega la settimana prossima (subito dopo il ritorno al Franchi). Beh, meglio per noi alla fine, magari la prendono davvero un po’ sottogamba anche i giocatori.
Che ci sia poco interesse per la partita lo si può giudicare anche sfogliando l’immancabile giornalino gratuito distribuito nella metropolitana e che contiene sempre la sua buona dose di pagine sportive; ieri, mercoledì, non una parola sul match. Soltanto nell’edizione della sera, una curiosa intervista a Stambouli, giocatore vicino al passaggio in viola questa estate, che ci tiene a precisare di come tra le due squadre sia ben felice di aver scelto il Tottenham, sicuramente club più prestigioso. Anche lui speriamo si debba ricredere stasera.
Giornate strane e piacevoli per chi abita qui ormai da tempo ma non rinuncia al calore delle vicende di casa, anche quando possono sembrare un po’ provinciali rispetto alle dinamiche londinesi. Così come per chi culla ancora la speranza che prima o poi apra un lampredottaio a Soho. Del resto passeranno veloci, da domani prendendo il bus 259 torneremo inevitabilmente a sentire: “Excuse me sir, is this bus going to King’s Cross?”.
Anonimo Londinese
paolo p.
stuarts?
poco interesse? sai com’è: Londra 8.615.000 abitanti, Firenze 350.000…
Giacomo IV
Beh, dai, stuarts, tudors, tutta roba inglese!
(Penso sia una battuta, forse un po’ velata…)
Ma a proposito, la regina Elisabetta è tifosa del Tottenham?