L’amichevole fra novantenni (anche il Panetolikos, squadra della serie A greca, della città di Agrinio, è nato nel 1926) non ha storia. Troppo superiore la Fiorentina come gioco e come individualità. La difesa non concede ai greci neanche un tiro in porta. Il centrocampo alterna il giro palla d’attesa a quello di impostazione eludendo facilmente il pressing avversario. L’attacco punge quasi ogni volta che viene tentato l’affondo. Pochissime le distrazioni.
Sousa sembra avere le pile cariche, sminestra consigli e urlacci a destra e a manca, pilotando i suoi giocatori sul campo. I tifosi si divertono e il coro “chi non salta juventino è” stavolta è l’overture alla prima di campionato contro i bianconeri. Come a dire: gobbi + Higuain stiamo già arrivando.
Lezzerini 6 – Neanche un tiro, solo qualche cross da intercettare.
Gilberto 5,5 – Spinge con impegno, arruffone in difesa.
Gonzalo 6,5 – Gli attaccanti greci non gli fanno neanche il solletico.
Astori 6,5 – Attento ma non scattante, piede caldo e preciso nei lanci.
Alonso 6,5 – Galoppa sulla fascia e rientra all’occorrenza.
Diakatè 5,5 – Con quel fisico può fare ciò che vuole, ma raramente lo fa.
Schetino 6,5 – Si muove con diligenza davanti alla difesa.
Chiesa 7 – La potenza coniugata alla leggiadria. Visione di gioco non comune.
Zarate 8 – Due gol da bomber consumato. Tanto movimento anche nelle retrovie. Scolaro modello.
Hagi 5,5 – Mette in mostra tocchi di classe, talvolta si eclissa.
Baez 6 – Lotta dura senza paura.
Borja Valero 7 – Nasconde la palla agli avversari e, opplà, la fa riapparire sul piede di un compagno. Il tiro a rete continua ad essere il suo tallone d’Achille.
Ilicic 6 – Caracolla per il campo senza voglia di strafare.
Rossi 7 – Con un guizzo cala il poker: 4 partite, sempre a rete.
Diks 6 – Ancora fuori dai meccanismi di gioco. Corre molto ma non è disinvolto.
Vecino 6,5 – Con lui in campo la squadra assume subito un atteggiamento più ordinato.
Tomovic, Tatarusanu, Mancini, Zanon, Bagadur sv