Espugnare il Franchi. Può sembrare un paradosso ma è proprio così. La Fiorentina non vince in casa dal 29 ottobre (3 a 0 contro l’Udinese): sono quasi due mesi. In questo lasso di tempo, che sembra infinito, ha raccolto due sconfitte (Napoli e Dinamo Minsk) e due pareggi (Juventus e Paok). Solo il risultato contro i bianconeri può essere considerato comunque soddisfacente. Anche per questo la partita di domani contro l’Empoli assume una rilevanza particolare. E la decisione dei giocatori viola di andare in ritiro anticipatamente fa ben sperare per l’approccio alla partita. L’avversario è brillante e peperino, ma non irresistibile. L’arbitro assegnato, quasi un talismano (solo vittorie in casa con Carmine Russo). La condizione atletica ottimale. Il clima (scosse di terremoto a parte) perfetto. Il morale alto. Le prospettive (prossime gare di campionato) allettanti. C’è solo da sfatare il “tabù” del Franchi. Dobbiamo chiedere alla Fiesole di fare il tifo per gli avversari?