Niente Lo Celso per la Fiorentina. Il direttore sportivo Pradè è stato chiaro e diretto, come è sua abitudine, nella conferenza stampa di oggi. Mai cercato, mai parlato con il Tottenham. Ne prendo atto, a malincuore. Anche perché ha pure aggiunto che la società è contenta del gruppo che ha e in previsione vi sono solo delle cessioni.
Molti tifosi (pure io) si erano illusi che potesse arrivare da un momento all’altro un colpo ad effetto. In particolare l’attenzione si era concentrata su Lo Celso per le sue caratteristiche tecniche: centrocampista offensivo di alto livello.
Tutti a invocare la ciliegina, ma Pradè ha fatto capire che di ciliegine non ne arriveranno.
Il problema è che Lo Celso (o chi per lui) non sarebbe una ciliegina ma un ingrediente fondamentale della torta. A quella viola sembra mancare il lievito, più che la ciliegina, se vogliamo conntinuare il paragone dolciario. La “torta” che abbiamo assaggiato nel precampionato è apparsa poco soffice, si fa fatica a buttare giù il boccone, è strozzona, come si usa dire, resta sullo stomaco.
In fondo gli acquisti fatti (ora e a gennaio) hanno compensato gli addii: Gollini per Dragowski, Dodò per Odriozola, Madragora per Torreira, Jovis/Cabral per Vlahovic, Ikonè per Callejon. Più forti? Meno forti? Lo dirà il campo. Un dato è certo: non è stato rimpiazzato Castrovilli, la cui data di rientro non è ancora prevedibile.
Un signor cenrocampista, che elevi la qualità del fraseggio, renda più rapido il gioco-pensiero e, magari, porti in dote qualche gol non sarebbe una spesa ma un investimento.
Così la torta sarebbe pronta per essere sfornata anche senza ciliegina (che a me fra l’altro neanche piace).
Alessandro
Le altre si sono rinforzate meglio.. Prade’e Barone sono incompetenti
Marco Barontini
Bravo Francesco!
Anna.
Sempre perfetto Matteini , un appuntamento da non mancare , Grazie
Fabio
Bravo e complimenti per me disamina perfetta.