La firma che non ti aspetti. Tutti in trepida attesa di un cenno della testa da parte di Salah, sperando che sia dall’alto in basso, e invece arriva il sì quella di Babacar. Il giocatore ha affidato la comunicazione ad una foto sul suo profilo Instagram. Ormai tutto passa sui social, dobbiamo farcene una ragione. Tuttavia dopo mesi di previsioni controverse (c’erano quelli che davano il senegalese già accasato altrove), di speranze, di “ci siamo quasi” senza mai arrivare, mi aspettavo che la Fiorentina volesse annunciare con legittimo orgoglio il prolungamento del contratto. Invece niente. Il sito ufficiale della società tace, i dirigenti anche. Dobbiamo preoccuparci? Babacar ha fatto un pesce d’aprile ritardato? Possibile che la società si muova (o non si muova) ottenendo quasi sempre l’effetto contrario alle attese? Gli errori vengono esaltati, i successi passano inosservati: non è la prima volta che accade. La conferma di Babacar fino al 2019 avrebbe meritato una presentazione in pompa magna con festa finale. Nell’era Della Valle è il primo frutto del vivaio viola che assurge al ruolo di protagonista in prima squadra. Neanche un brindisi? Mah…