La Fiorentina partecipa generosamente alla festa dei campioni d’Italia con una serie di doni speciali, a cominciare da 24 cross (contro 6 degli azzurri) senza esito.
Un rigore lo confeziona la coppia Terracciano-Amrabat. Siccome Osimhen lo sbaglia, ci pensa Gonzalez a fare il bis con un tocchettino sul piede di Kvara che cade “come corpo morto cade”. L’arbitro, anche lui generoso, concede il rigore senza neanche rivedere l’azione.
Non contento del regalo fatto, Gonzalez decide pure di calciare furoi la più semplice delle occasioni, poco dopo imitato da Kouame che, a tu per tu con Gollini, alza sulla traversa. E poi c’è Jovic… Anzi, non c’è Jovic che per tutto il secono tempo vince il torneo di palla avvelenta riuscendo a non toccare e a non essere toccato dal pallone. Tranne quando proprio gli rimbalza davanti e si vede costretto all’assist per Kouame che, come detto, la calcia alta.
Anche italiano partecipa all’elargizione pro scudettati: se cambi Dodò con Venuti sulla fascia di Kvara le vuoi prendere di santa ragione.
Vabbè, avrà voluto preservare gli sprint del brasiliano, con in testa un cespuglio di lavanda, per la gara contro il Basilea. Mettiamola così.
Terracciano – 6 – Appoggio criminale verso Amrabat costretto a stendere Lobotka (4), si riscatta parando il rigore (8). Il voto è la media.
Dodò – 6,5 – Sprinta spesso e volentieri facendo fare agli avversari la figura dei pali della luce. Sostituito per manifesta superiorità.
Milenkovic – 6,5 – Anticipi puntuali, soprattutto di testa, e chiusure tempestive. Non è in vena di regali.
Igor – 6,5 – In collaborazione con Milenkovic disinnesca la bomba Osimhen che tira in porta solo su rigore.
Terzic – 6 – Spinge con ritmo e convizione, senza trascurare i doveri difensivi. Calo, quasi crollo, nella ripresa.
Duncan – 6 – Prova numerose verticalizzazioni, talvolta alla cieca.
Amrabat – 5,5 – Nel suo raggio d’azione non molla un pallone agli avversari. Piacevolmente egoista. Scaraventa a terra Lobotka in un raptus da lottatore di greco romana.
Bonaventura – 5,5 – Qualche tocco di classe ma pochissima continuità.
Gonzalez – 3 – Provoca un rigore con un intervento fuori tempo e fuori misura; manca il pareggio ciabattando a due metri dal palo una ghiotta occasione.
Jovic – 2 – Ci mette la testa e prima la butta fuori, poi la tocca morbida. Scatto al rallenty non riesce a sfruttare la scivolata di Ostigard in area di rigore napoletana. Nella ripresa si eclissa senza dirlo a nessuno.
Sottil – 4 – Consuma fiato a protestare inutimente su ogni contatto che l’arbitro non gli fischia a favore. Ha l’occasione di centrare la porta ma la butta in curva.
Venuti – 6 – Buone progressioni, Kvara lo shcerza più volte, arginare uno così va oltre le sue umane possibiità.
Castrovilli – 5 – Nessun apporto, si limita a corricchiare nel cerchio del centrocampo.
Mandragora – 5 – Timido nella costruzione, inutilmente rude nei contrasti.
Saponara – 5 – Neanche ci si accorge che è entrato in campo.
Kouame – 6 – Tocca più palloni lui in venti minuti che Jovic nell’intero girone di ritorno. Purtroppo li tocca con scarsa efficacia.
Allenatore: Vincenzo Italiano – Sv – Se lo scopo era fare punti merita 2 per i cambi. Se invece puntava a preservare energie per la Coppa, il giudizio resta sospeso in attesa di vedere giovedì la prova dei viola.
Arbitro Marchetti & C. – 5,5 – Secondo rigore assai generoso. Manca l’ammonizione ad Amrabat sul fallo del primo rigore. Var Banti/Di Martino – 5 – Il tocco si Kvara avrebbe meritato una riflessione davanti al monitor.
Commento Dazn Buscaglia/Parolo – 7 – Accompagnano la gara senza debordare.
Alessandro Masangui
pagelle corrette, anche se vorrei sottolineare che il tiro di Sottil è stato deviato in calcio d’angolo.
Comunque io ho visto si l’errore di Kuoame ma anche il suo impegno.
enrico spinelli
Ho due amici napoletani che tifano l’Inter. Fino a oggi non capivo perché. Ora mi è chiaro tutto. Vedi napoli e poi muori. Ora manca soltanto Orsato per la finale del 24.
Genny
Terracciano era da tempo che voleva suicidarsi passando il pallone al compagno marcato nei pressi della sua area e stavolta ci e’ finalmente riuscito,scambierei i voti di Jovic e Gonzalez,l”aegentino ancorche’ scarso tecnicamente come vado sostenendo t
da tempo immemorabile,non era proprio in campo con la testa,e darei lo stesso voto all’allenatore per averlo tenuto in campo tutta la partita facendoci giocare in 10.Anche Commisso meriterebbe lo stesso voto per aver rifiutato i 34 ml,se veri ,del Leicester per il bidone.
Momo
si occorre vedere cosa faranno giovedi’. Ormai la coppetta e’ ciò che ci rimane insieme alla coppa Italia.
Andrea Bechi
Maaa…..(inizio discorso di Italiano)…….con un Napoli evidentemente anestetizzato da feste e libagioni siamo riusciti a fare non uno ma due pasticciacci difensivi (as usual) e a buttare al vento almeno due occasioni clamorose (as usual).
Francamente alla fine del primo tempo ipotizzavo un “biscotto” sullo 0-0.
Certo giocare in nove (Jovic e Nico, in particolare quest’ultimo) non e’ il massimo anche per chi dei compagni avrebbe un minimo di voglia.
Se vincere aiuta a vincere (vedi alla voce Inter)……..Houston, abbiamo un problema.
federico
Salve a tutti
direi che è stata decisamente una partita fuori dal normale.
Comunque se tu sulla fascia levi Dodò dopo che loro mettono Kvara vuol dire che non la vuoi vincere o c’è qualcosa di altro che non sappiamo.
Poi:
– Jovic non è una prima punta. Se vuoi farlo giocare (e se lui è in grado di giocare visto che non ha secondo me una forma fisica neanche lontamente decente per farlo) in questa squadra deve giocare nei tre dietro la punta del 4-2-3-1.
Quando è entrato Koumè ha fatto decisamente meglio.
– Duncan molto meglio di Ambarat che la tocca sempre quelle 3-4 volte di troppo
– Terzic non mi è dispiaciuto
– Sottil innamorato del pallone e di se stesso, se ogni tanto invece la crossasse invece di aspettare il rientro del terzino farebbe meglio
– Gonzalez fa tanto fumo ma poco arrosto
Secondo me se continuiamo così (vedi ultime due partite) il turno in conference un si passa di sicuro, in coppa italia ci prendono a schiaffi ed in campionato si arriva esimi.
Federico
Marcello
i tifosi non dovrebbero mai parlare della propria squadra ….il tifo annebbia la mente