Andrea Della Valle aveva annunciato un ritocchino, ma a leggere le cronache di questi giorni la rosa della Fiorentina verrebbe investita da un mezzo tsunami. Tra arrivi ipotizzati e partenze, più sperate che concordate, in Casa Viola si assisterebbe ad un fantastico via vai, per dirla con Pieraccioni. Fra i papabili in arrivo Giovinco, Muriel, Diamanti, Vitolo, Vazquez, Quagliarella, a grande richiesta i recuperi di Gilardino, Mutu, magari Sergio Clerici (ricordate il gringo?) o Paolone Monelli, perché no?
Per quanto riguarda le partenze sembra di essere alla vigilia dell’esodo di Ferragosto, quando ancora a Ferragosto c’era l’esodo. Via Marin, Kurtic, Ilicic, Babacar, Joaquin, Pasqual, Brillante, Hegazy, Neto, oltre al pensionante Iakovenko, al rispolverato El Hamdaoui ed al mai visto Octavio. Però va tenuto conto che nella lista Uefa per l’Europa League si possono fare solo tre cambi e la rosa della Fiorentina è già sottodimensionata perché scarseggiano i giocatori italiani.
Così io credo al ritocchino e non alla rivoluzione. Se la Fiorentina (e sottolineo il se, come cantava Mina) riuscirà a liberarsi della zavorra (i nomi li conosciamo tutti), è possibile che arrivi un attaccante. Altrimenti i tifosi viola resteranno a bocca asciutta e Montella con loro. Il mercato si fa in estate. A gennaio si prendono spesso fischi per fiaschi. Se proprio occorre rimpolpare la rosa, si può dare un’occhiata al settore giovanile. Siamo certi che nessuno dei “pulcini” viola sia in grado di fare meglio di qualche pollo d’allevamento acquistato in fretta e furia?