Nell’intricato caso Salah, c’è un dettaglio, che poi tanto dettaglio non è, che mi pare sia sfuggito ai più. Il calciatore e la sua equipe di assistenti al conto corrente bancario hanno avuto un comportamento censurabile (come ho chiaramente scritto nel post precedente), tuttavia un dato emerge lampante e imbarazzante: la Fiorentina aveva concesso all’egiziano l’ultima parola sulla sua permanenza in viola, “scordandosi” di raccontarlo ai tifosi.
Che l’accordo non sia stato depositato in Lega, cambia solo l’aspetto formale della questione, non la sostanza. In pratica è come se la Fiorentina a febbraio avesse dato la parola d’onore a Salah: una stretta di mano ha valore nullo di fronte a qualsiasi tribunale, tranne che a quello morale e della propria coscienza. Il calciatore si è mostrato poco serio prolungando in modo strumentale la trattativa con la Fiorentina (forse usata come forma di pressione sulla sua prossima squadra), avendo già deciso che la maglia viola non era più di moda. La Fiorentina si è mostrata poco seria, negando un impegno che aveva perfino messo nero su bianco. Dopo la fantomatica clausola milionaria di Montella, quella del “diritto condizionato” di Salah. In società troppi azzeccagarbugli.
Marco
Fiorentina has to many cooks in the kitchen! A team needs one DS, one DT, and they should answer to one president.
Antonio
La sostanza dell’articolo è condivisibile. Tuttavia non è chiaro se l’accordo Fiorentina Salah sia stato sottoscritto prima del contratto a tre Chelsea, Fiorentina e Salah. In tal caso le cose cambierebbero molto. È difficile credere che l’equipe di “assistenti” ed esperti legali del calciatore non sapessero che tale atto avrebbe annullato qualsiasi accordo precedente. Se così fosse, la parola data sarebbe oggettivamente irrilevante e farne una questione morale per contratti milionari con tanto di legali al seguito è un po’ una forzatura.
pompeo
è il Semi Fair Play così come lo ha definito Bucchioni
Francesco Matteini
Mi dispiace Carlo ma sei completamente fuori strada. Nessuno era a conoscenza della clausola firmata dalla Fiorentina. Chi in questi mesi ha sostenuto che per il riscatto sarebbe stato necessario l’assenso di Salah, lo ha fatto solo per totale ignoranza di ciò che prevede la normativa federale. Come ho spiegato in un post precedente, non esiste, pena la nullità, l’accordo di diritto di riscatto se non c’è la preventiva accettazione con firma di contratto da parte del giocatore. Si sapeva invece che Salah avrebbe potuto opporsi al prolungamento del prestito, anche se la Fiorentina lo aveva dato per scontato.
Carlo F.
Condivido. La questione resta da chiarire. E i pasticci appaiono oggettivamente un po’ troppo frequenti. Ciò detto – però – non mia pre che siamo stati all’oscuro di niente: credo di aver letto da febbraio in poi DECINE di volte sui giornali che Salah era in prestito confermabile per altro anno e con prezzo predefinito dopo, ma CON DIRITTO DEL GIOCATORE di decidere il proprio futuro. Ignoro da che parte questa storia provenisse: certo che s’era sempre saputo… Credo che l’unica sorpresa è che questa clausola coprisse anche il +12 mesi (mentre s’era capito che si applicasse al dopo 18 mesi).