I maligni diranno che ci voleva la visita del Papa a Firenze per vedere la Fiorentina in cima alla classifica. In realtà l’ultimo pontefice che ha visitato la città è stato Giovanni Paolo II quasi trent’anni fa. Anno 1986, ottobre: era la Fiorentina dei Pontello. Sulla panchina Bersellini, in campo solo la stella di Antognoni. La squadra alla fine si piazzò nona. Quella di Sousa non ha un giocatore con la classe di Antonio, ma in campo va un gruppo di giocatori affiatatissimi fra loro e in perfetta sintonia con l’allenatore: un’intesa quasi magica. Intanto la Fiorentina, oltre al primo posto in classifica, ha un altro primato, che condivide solo con il Barcellona fra le prime in classifica dei maggiori campionati europei: ha sempre segnato in tutte le sedici partite giocate fra campionato e coppa. Come andrà a finire stavolta nessuno lo può sapere, ma intanto diamo il benvenuto a Papa Francesco facendolo “esibire” sul terreno di gioco della capolista. Anche per lui è la prima volta in uno stadio italiano (finora ha celebrato messa in quelli di Amman e Sarajevo). Non poteva scegliere una coincidenza migliore.