Sì, il pari con lo Spezia è stato solo un piccolo inciampo. La cavalcata vincente della Fiorentina riprende con un sonante 4 a 1 in casa del Lech Poznan. Gara mai stata in bilico, neanche quando i polacchi hanno siglato il momentaneo pareggio con l’unico tiro in porta.
Viola determinatissimi e incontentabili, alla ricerca della quinta rete anche nei minuti finali. Nessuna distrazione, nonostante il largo vantaggio. La squadra torna a Firenze con un bottino succoso. Il più largo fra le gare dei quarti di Conference.
A segno centravanti e esterni: una prima volta che manda in brodo di giuggiole.
Come in Coppa Italia, la semifinale è a un passo. E un passo dopo l’altro…
Terracciano – 6 – Poche possibilità sul missile che lo trafigge nel primo tempo. Ripresa da disoccupato.
Dodò – 6,5 – Corre come un indemoniato sulla fascia, senza trascurare la fase difensiva. Si lancia a rete da posizione di centravanti ma il passaggio di Gonzalez è impreciso.
Milenkovic – 6 – Non ha il piede calibrato per impostare il gioco, si limita a spezzare quello del Lech.
Ranieri – 6,5 – Neanche lui può fare il centrale-regista, però fa buona guardia: spazza senza vergogna quando occorre, si propone in avanti sfiorando perfino il gol con un bel tiro.
Biraghi – 6,5– L’intesa con Brekalo è da perfezionare. Ma tiene la fascia in sicurezza e serve a Nico la palla per il raddoppio..
Bonaventura – 6,5 – Al centro del gioco meno del solito nel primo tempo, trova inserimento e gol nella ripresa.
Amrabat – 6,5 – E’ proprio lì, in zona, ma non fiuta il pericolo di Velde che si lancia nello spazio lasciato vuoto dai difensori e calcia a rete indisturbato. Unica macchia su una partita votata alla rapida riconquista della palla.
Mandragora – 6 – Primo tempo timidissimo. Il suo apporto cresce nella ripresa.
Gonzalez – 8 – Gran tiro a girare sul palo, che diventa un assist per Cabral. Poi si mette in proprio con un salto in alto degno di Tamberi e schiacciando di testa per il raddoppio.
Cabral – 7 – Si avventa come rapace sul pallone che carambola tra palo e portiere. Non si sente declassato a dare un contributo in difesa.
Brekalo – 6,5 – Secondo tiro della sua ancor breve carriera viola e secondo palo (dopo quello con lo Spezia). Non fortunato ma vivace.
Ikonè – 7 – Non manca di cadere su se stesso dopo uno stop di petto. Ma dopo aver creato i presupposti per il gol di Jack e essere finalmente riuscito a centrare la porta in modo efficace, gli si perdona volentieri anche l’essere talvolta goffo.
Castrovilli – Sv
Jovic – Sv
Sottil – Sv
Barak – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano – 8 – Squadra con batterie fisiche e mentali ricaricate dopo il pari al Franchi con lo Spezia. Stavolta i cambi servono solo per dare un po’ di fiato agli uscenti.
Arbitro Irfan Peljto (Bosnia) & C. – 7 – Non deve affrontare situazioni incresciose, dirige con autorevolezza. Var San/Bebek – Sv
Commento Sky Marianella – 5 – Stucchevole più d’un cucchiaio di miele, si perde in un mare di inutili chiacchiere anziché seguire ciò che accade in campo.
Michele
un 4 a 1 fuori casa nei quarti di una coppa dovrebbe prevedere voti “almeno” dal 7 in su
Francesco Matteini
La soddisfazione per un bel risultato non deve annebbiare la valutazione: la Conference è la coppa di terza categoria, idem gli avversari. Se un domani la Fiorentina dovesse giocare e vincere 4 a 1 contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu che voti daremmo?
Federico
Salve a tutti
concordo con dare tutti voti alti senza se e senza ma.
Nonostante tutto vorrei solo far notare come Jovic sia proprio fuori dalla squadra in senso lato.
Non corre e sembra farci sempre un piacere. Sottil invece è un pò egoistotto, potrebbe dopo gli strappi che fa metterla in mezzo ogni tanto.
Comunque con il 4 2 3 1 ci siamo sistemati anche se centralmente continuiamo a rischiare troppo.
Ci va bene che le difese avversarie in conference siano debolucce e che davanti non abbiamo ancora incontrato chissà chi.
Saluti
Federico