Sollievo e inquietudine. sono queste le sensazioni all’ipotesi che Mario Gomez saluti la Fiorentina. Sollievo per un carico da novanta che, per una serie di circostanze alcune tuttora inspiegabili, anziché incendiare l’attacco della squadra lo ha anestetizzato. Inquietudine perché, con la consapevolezza di avere un goleador con i fiocchi, c’è il timore di vederlo riesplodere da qualche altra parte. Se avvenisse all’estero farà meno male che in Italia. Comunque non ci sarà mai la controprova. Nel calcio non è prevista. L’addio del tedesco consegnerà ai tifosi viola il terzo segreto viola che si aggiungerà al primo e al secondo. Ovvero: cosa sarebbe accaduto se nel campionato 1981/82 (quello del meglio secondi che ladri) Antognoni non fosse uscito di scena dopo lo scontro col portiere del Genoa? Come sarebbe andata a finire la stagione 1998/99 (quella di Edmundo al Carnevale di Rio) se Batigol non si fosse strappato nella partita col Milan? Se davvero Mario Gomez lascerà le rive dell’Arno, ai 25mila che corsero ad acclamarlo allo stadio esattamente due anni fa e a tutta Firenze si presenterà il dilemma: quali traguardi avremmo potuto festeggiare se l’attaccante tedesco (e magari anche Giuseppe Rossi) non si fosse infortunato e da lì avesse iniziato a collezionare più bollettini medici che gol? Già, ce lo chiederemo molte volte e tramanderemo i tre “segreti viola” a figli e nipoti. Senza trovare pace per ciò che poteva essere e non è stato.
pompeo
Io la paura che lontano da Firenze segni goal a raffica non ce l’ho, semplicemente perché é impossibile
Pompeo
Comunque vi do una buona notizia in Turchia non ci vuole andare, gli sfava andare in Turchia per 5 mil all’anno, per cui la fiorentina ha dato un penultimatum al 15 agosto per la vendita di Gomez, e in effetti questo mi tranquillizza molto, perché così il prossimo anno ce lo teniamo ancora noi, ed eliminiamo qualsiasi tipo di rimpianto, e il mercato lo facciamo a nuvoli, ma verso le 12 quando i banchi chiudono e qualcosina si risparmia