Il mio articolo su Fiorentinanews
La prima stagione di Montella in viola fu quella della rabbia. Scippati del terzo posto dai raccomandati del Milan. La seconda fu la stagione della sfiga: Rossi-Gomez ko è addio sogni di gloria. Questa rischia di essere la stagione dei rimpianti. A voltarsi indietro e guardare quanti punti la Fiorentina ha già buttato alle ortiche viene la nausea. A ipotizzare i punti in classifica con solo un pizzico in più di attenzione e precisione, vengono le vertigini. E’ vero, se con i se ed i ma non si fa la storia, figuriamoci le partite di calcio. Tuttavia dopo l’autobeffa contro il Torino viene istintivo snocciolare uno dopo l’altro gli appuntamenti mancati…
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Andrea Bechi
Non direi che questa e’ la stagione dei rimpianti per il semplice fatto che mi sembra che la Fiorentina sia abbonata ai rimpianti.
Anche nel passato non ci siamo mai fatti mancare nulla (es. l’anno di Edmundo/Bati avevamo una difesa imperniata su Padalino! E quello poteva essere davvero l’anno buono).
Piu’ che di generico rimpianto io parlerei piuttosto di mancanza di capacita’ di concentrazione. Alcune fasi di gioco risultano inspiegabilmente in completo black out (il secondo gol del Palermo ne e’ stata la prova piu’ sconcertante, ma non l’unica).
Forse un “capitano” vecchia maniera (penso a Passarella) potrebbe aiutare? Non lo so, certo la definizione di “rigorista di giornata” e la fascia di capitano giocata a pari e dispari prima del match non mi sembrano funzionali al raggiungimento del “c’hi” (concetto taoista di massima armonia e unita’ d’intenti del gruppo per il raggiungimento di un obbiettivo).