Tocca a Neto. Partita chiave nelle mani del rinnegato. Protagonista nel bene e nel male. Osannato per le dichiarazioni anti-Juve, crocifisso per il tradimento. Se fosse la trama di un film, commenteremmo che certe cose avvengono solo nella fantasia degli sceneggiatori. E invece… Giovedì contro il Tottenham sarà il portiere brasiliano a scendere in campo. Affidarsi a Lezzerini sarebbe temerario, non coraggioso. Neto è da due mesi fuori dalla squadra e dai cuori dei tifosi viola. Probabilmente sta già pensando al suo futuro prossimo. Sarà distratto? Inaffidabile? Insomma, a rischio? Ci dobbiamo fidare (anche perché non abbiamo alternative). Disputare una buona gara è il minimo comun denominatore tra lui e i tifosi. A noi interessa che pari il parabile e anche di più. Al brasiliano fa comodo ricordare in giro che esiste e sa mantenersi in forma anche frequentando più la tribuna che il campo. Per una sera un ripescaggio di sintonia in nome di un interessa condiviso. Niente fischi, ovviamente, non ci conviene. Ma chiedere applausi sarebbe troppo.
pompeo
chi fischia è un cretino
Carlo F.
Giusto Pompeo, proprio così. Ahimé in giro ce n’è tanti, però. Speriamo siano zittiti… e che non vinca Tafazzi.