La Juve ha perso le ali proprio nel momento in cui la Fiorentina le ha recuperate. Certo, si sono sempre Pirlo, Pogba, Tevez e il resto dell’allegra brigata bianconera. Tuttavia il ruolo di Asamoah e Lichtsteiner nel vigoroso gioco juventino è stato, fin qui, determinante. Uno sulla corsia destra, l’altro sulla sinistra sono due stantuffi di grande potenza, progressione e capacità di crossare. A Firenze, però, non ci saranno. Il primo tolto di mezzo da un grave infortunio, l’altro sanzionato con l’espulsione durante il derby col Torino. E i sostituti (Evra a sinistra, Pereyra o Padoin a destra) non paiono all’altezza.
Montella, invece, ha da poco deciso di rispolverare il modulo di gioco adottato con successo soprattutto due campionati fa. Contro Verona e Cagliari, Joaquin e Alonso hanno giocato così larghi che più larghi non si può, pena uscire dal campo. Alonso è più che altro un’ala tornante. Talvolta molto tornante per dare mano ai tre difensori. Joaquin invece si è dimostrato un’ala ficcante. Capace di puntare l’avversario, disorientarlo con un paio di finte, andare sul fondo e metter la palla bassa indietro: il più velenoso dei passaggi.
Venerdì sera serviranno gambe, polmoni, cervello e cuore. Contro la Juve o sei al massimo o sei morto. Ma anche due belle ali possono far comodo. Perché senza le ali non si vola.
paolo p
Alonso è e resta un tonno di passo
Paolo
A me sembra di veder lo stesso entusiasmo della primavera di 2 anni fa…. e sappiamo purtroppo come andò a finire!!!
meglio volare bassi, e ritrovarsi festanti alla fine!!
Pompeo
Alonso, diventerà uno dei migliori esterni del campionato