“La forza dei nervi distesi”, recitava parecchi anni fa una reclame (allora si chiamavano così) che pubblicizzava una marca di tè. Ed è su quella forza che la Fiorentina dovrebbe poter contare nella sfida di domenica. I giocatori del Napoli sono stati fischiati all’uscita dal campo dopo la sconfitta con la Lazio e l’eliminazione dalla Coppa Italia. Il loro pullman accerchiato dai contestatori. De Laurentiis ha messo tutti in castigo con ritiro immediato da subito. Tra il presidente e l’allenatore Benitez non siamo alle mamme solo perché il tecnico spagnolo è un uomo di classe (il produttore di cinepanettoni assai meno). Circolano voci, suffragate da un tweet proprio di De Laurentiis, che qualche giocatore azzurro si sia fatto rapire da “una città piena di distrazioni”. Insomma, per farla breve, il Napoli è nel casino totale.
In situazione molto diversa la Fiorentina, nonostante una sconfitta ugualmente amara ma maturata in modo più doloroso e inaspettato. Nessuna contestazione ai giocatori (certo non gli si può dire bravi) né al fischio finale, né nei giorni successivi. Il rapporto tra presidente e allenatore è più saldo di prima. Fortunatamente il gruppo pare essere omogeneo per serietà di comportamenti extra campo. In più va ricordato che in questa stagione la Fiorentina, lo certificano i risultati, è più a suo agio in trasferta che in casa. Ci sono tutte le condizioni per riprendere la corsa dopo la musata battuta in Coppa Italia. Come è accaduto dopo lo scivolone con la Lazio. La partita del San Paolo sarà un buon termometro per valutare le capacità di Montella di ricaricare la squadra dopo una batosta vera. Più che su schemi e tattica occorre lavorare sulla testa dei giocatori. Il campo di gara più difficile da affrontare.