“Vola solo chi osa farlo” dice il gatto Zorba alla Gabbianella in un famoso romanzo di Sepulveda. La Fiorentina ha deciso di non osare. La squadra è stata rinforzata, senza ombra di dubbio. L’allenatore ha contribuito al recupero di alcuni elementi che lo scorso campionato hanno profondamente deluso. Tuttavia è mancato il coraggio dell’ultima stoccata, quella (potenzialmente) vincente.
L’acquisto di Berardi non sarebbe stato la ciliegina sulla torta, ma una vera e propria fetta di quel dolce. Il suo curriculum parla, più o meno, di un gol ogni tre partite. Avrebbe significato per la Fiorentina una dote di una dozzina di reti in una rosa che, Vlahovic a parte (e solo per metà dello scorso campionato), si presenta stitica sotto questo aspetto.
Un esborso eccessivo? Così sembrava pure quello per Gonzalez. Oggi c’è qualcuno che rimpiange i milioni per l’argentino? Berardi avrebbe permesso un probabile inserimento nella lotta per un posto in Europa già da questa stagione, con le ricadute economiche e di prestigio che una qualificazione alle coppe comporta. L’attaccante del Sassuolo sarebbe stato un investimento, non una spesa. Esattamente come i soldi per il centro sportivo.
Inoltre un altro esterno era stato chiesto esplicitamente da Italiano che ne voleva cinque e, in realtà, se ne ritrova solo tre. Davevro si pensa che Saponara possa interpretare quel ruolo in una Fiorentina alla ricerca della gloria perduta? Un conto è esibirsi in dribbling e palleggi contro le squadre da oratorio che hanno contraddistinto il pre campionato viola, un altro in serie A. I pochi minuti col Torino hanno già smascherato questo bluff. Non accontentare il nuovo allenatore significa fornirlo già di un alibi qualora ci fossero degli inciampi imprevisti.
E che dire della mancanza di un centravanti di riserva? In questo caso l’attribuzione di questo ruolo all’oggetto misterioso Kokorin ha il sapore della beffa più che del bluff. Che Eupalla, la dea del pallone scaturita dal genio di Gianni Brera, ci conservi Vlahovic senza neanche un raffreddore, altrimenti la Fiorentina potrebbe diventare un fucile a salve.
Con queste due mosse non fatte, Commisso avrebbe potuto dare scacco al campionato. Non credo gli siano mancati i denari. Gli è mancata la visione, il coraggio di provare a trasformare il sogno in realtà. Vola solo chi osa farlo e la Fiorentina oggi è rimasta con i piedi per terra. Non sempre è un pregio. Una grande occasione sfumata. Peccato.
Moro viola
D’accordo su tutto, ma il personaggio Commisso è questo e si palesa anche nel modo di essere, di vestire, di argomentare di questioni insulse e terra terra
Ugo
Storicamente nella Fiorentina degli ultimi anni non sono mai coesistiti contemporaneamente più di due giocatori con elevato valore di mercato. Con Nico e Vlahovic siamo nella tradizione. Quindi ci verrà detto che il rinforzo principale è stato trattenere ancora per un anno il golden boy serbo. Però il dato saliente è che Pradè non è riuscito a rivogare Duncan e Amrabat, ossia 37 milioni immobilizzati complessivamente. Si contenderanno il posto da titolari con Saponara (509 minuti in campo l’anno scorso) e Benassi (assente 271 giorni nella passata stagione). Insomma, ci sarà concorrenza stimolante.
E comunque a gennaio non si faranno trovare impreparati. Come sempre
Adriano49
Purtroppo, anche questa volta, non abbiamo voluto fare il salto di qualità, siamo una bella incompiuta!!!
Ci sono 9 squadre prima di noi!!!
Roberto
Conta ogni pallone, ogni partita. Solo il campo. Questa squadra e questo Mr mi danno piu fiducia che 1 anno fa. I bilanci e gli ingaggi li lascio a loro. Si poteva fare di più certo…ma anche meno meno. Forza ragazzi, forza Viola
Maxim
E’ esattamente questo il concetto, la visione. Quest’uomo ha una grandissima visione per l’edilizia e infatti per il centro sportivo non ha lesinato a spese, anche aumentandole rispetto a quelle previste inizialmente, così come son certo che farebbe con uno stadio. Del lato tecnico francamente non gli interessa nulla, la sua massima partecipazione sono gli applausi in tribuna insieme a Joseph ma sarei curioso di sapere cosa comprendano quando vedono una partita di calcio. Non prendere un altro esterno, anche a prescindere da Berardi che avrebbe significato il primo vero segnale di ambizione da parte di questo chiacchierone, è proprio cialtroneria, perché Brekalo al Torino in prestito (ma anche molti altri casi) dimostra come un giocatore si potesse prendere per completare la rosa, senza andare in bancarotta.
Nicola Fabozio
Chi si accontenta gode
Chi si accontenta gode —————————————————————–