Sono in dieci e dal 18 novembre al 4 dicembre stanno percorrendo in lungo e in largo la Toscana per spiegare, nel corso di oltre 80 iniziative, i progressi compiuti nelle loro comunità di provenienza dai progetti di solidarietà internazionale realizzati da Arci Toscana assieme ai partner locali con il sostegno della Fondazione Il Cuore si Scioglie onlus.
Sono le ragazze e i ragazzi della Compagnia del Cuore. In tutto 3 delegazioni da Niger, Filippine e Perù, che stanno dando vita ad un calendario fitto di incontri di scambio e conoscenza nelle scuole, nei circoli Arci, nelle sezioni soci Coop, nelle piazze delle città della regione.
Per quanto riguarda Bagno a Ripoli, la Fondazione il Cuore si Scioglie tramite la Sezione soci Coop di Bagno a Ripoli, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e con il contributo della Commissione Comunale della Pace e di Emergency, ha organizzato per domani lunedì 1° dicembre 2014 l’incontro fra la delegazione delle Filippine e alcune classi delle scuola media Granacci, dalle 10.15 alle 11.30, e di seguito alcune classi del Gobetti-Volta. Per il Comune di Bagno a Ripoli sarà presente il Vice Sindaco Ilaria Belli. Sono stati invitate varie associazioni del volontariato ripolese.
Dal Niger giungono 3 donne e alcuni ragazzi del Coniprat, ong (organizzazione non governativa) nigerina, che lottano ogni giorno per sradicare la piaga delle mutilazioni genitali femminili. Dal Perù invece arrivano 3 bambini lavoratori che racconteranno l’esperienza del Manthoc (Movimento cristiano di auto-organizzazione per i diritti dei bambini lavoratori): in particolare, il più piccolo del gruppo, tredicenne, ci dirà cosa significa lavorare per poter andare andare a scuola. Dalle Filippine, attraverso l’Arcsea (l’associazione partner di Arci che porta avanti attività di alfabetizzazione e accesso agli studi per le popolazioni indigene nei “Day-care centre”, spazi di aggregazione dove i ragazzi si ritrovano per frequentare attività educative e dopo scuola) provengono coloro che lottano per il diritto all’istruzione dei bambini, per sconfiggere la povertà delle baraccopoli e scongiurare l’esproprio delle terre degli indigeni da parte delle multinazionali. Tra i 3 ragazzi filippini ci sarà anche un superstite del tifone Haiyan che ha distrutto il paese circa un anno fa.