Barbari e Lanzichenecchi: gli aggettivi dal sapore storico per i tifosi olandesi del Feyenoord che hanno devastato il centro di Roma si sprecano. Indignazione condivisibile, ma forse dalla memoria corta. Stavolta i protagonisti dello scempio vengono da fuori i confini nazionali, però spesso, proprio a Roma, sono autoctoni. Le frange più estreme della tifoseria giallorossa non sono da meno dei delinquenti olandesi. Hanno dato bella (anzi brutta) prova di sé in mille occasioni. Ma tutto viene edulcorato, giustificato, ammorbidito. Dalle coltellate che si trasformano in leggere puncicate, alle bombe carta derubricate in petardi, alle aggressioni pianificate minimizzate in contatti fra tifoserie. Il sindaco Marino faccia sentire la sua voce anche quando i tifosi della Capitale (Roma o Lazio) ne combinano di tutti i colori, compreso fra di sé quando si incontrano. Certo, non c’è la possibilità di darsi un tono chiamando al telefono l’ambasciatore. E per schierarsi contro gli attila nostrani l’accesso ai canali diplomatici non serve: ci vuole fegato.
Gigi
C’è stato un tempo in cui i giornalisti erano persone serie, preparate e che prima di scrivere un articolo studiavano e approfondivano l’argomento che trattavano. Lei, insieme a tanti altri della sua categoria, ha trasformato quello splendido lavoro in una ridicola barzelletta, riempiendo blog, siti internet e giornali di discorsi da bar (e anzi in certi bar si sentono pareri più lucidi). Complimenti.
Francesco Matteini
Premesso che non ho mai avuto l’atteggiamento snob di chi pensa che al bar non si possano fare discorsi seri, mi chiedo quali siano i suoi argomenti. Contesti pure la mia opinione con la sua. Se ne ha una.
Paolo
Gigi, forse il suo discorso vale anche per i tifosi, che sui blog possono esprimere i loro commenti (anonimamente), senza pensar troppo alle parole dette….
I tifosi romanisti, anzi, una frangia degli ultras romanisti, per la precisione, sono stati i principali protagonisti del disastro avvenuto in occasione della finale di Coppa Italia di anno scorso….come è innegabile che col fatto che la legge punisce solo gli scontri avvenuti nelle immediate vicinanze dello stadio, i tifosi romani (di entrambe le sponde), se le diano di santa ragione tra loro, comprese le famose puncicate che solo in Italia non si hanno il coraggio di chiamar coltellate, e la giustizia sportiva non ha strumenti (o voglia???) di intervenire….. questo è un dato di fatto!!!
Che poi i tifosi romani non abbiamo mai devastato una città al livello di quanto fatto dagli olandesi ieri, puo’ darsi, ma paragonare l’inciviltà delle 2 tifisorie non è da fuori di testa!!!
E soprattutto è vergognosa l’italica abitudine di scandalizzarsi dei peccati altrui e minimizzare i propri…
piero
Bravo Francesco, condivido tutto.
Mi permetto di aggiungere che i maggiori responsabili sono il Prefetto ed il Questore, i quali avevano già dimostrato la loro incapacità per la finale di coppa italia.
Spero che questa sia la volta buona per la loro sostituzione.
Sono contento che tu abbia trasformato “questo splendido lavoro” in una ridicola barzelletta, anche perchè le barzellette se non fossero ridicole sarebbero patetiche, come certi commenti….
Forza Viola
Pompeo
Boia Gigi, dormito male stanotte eh?
Gigi
Scusi se sono stato duro, ma da un giornalista mi aspetto analisi approfondite.
Già paragonare il fenomeno hooligan a quello ultras, non sta ne in cielo ne in terra. Diversissimi per nascita, sviluppo modi di porsi. Due pianeti distinti con pochissimi punti di contatto. Ma anche il dire che tutto ciò che accade intorno all’olimpico viene edulcorato è un falso storico. Al massimo il tutto viene amplificato (come tutto quello che accade attorno agli stadi) per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica da cose ben più importanti che una scazzottata fuori dallo stadio. Anche la presunta impunità che il signor Matteini vuol far intendere è un altro falso. Il numero di daspo inflitti alle tifoserie capitoline sono altissimi e la repressione nella capitale picchia duro. I delinquenti ci sono in tutte le tifoserie, anche nella nostra. Poi è chiaro che in una città 7 volte più grande ci saranno, a grandi line, 7 volte i delinquenti che ci sono nella città più piccola. Dopo lo spettacolo indecoroso di Roma, io da un giornalista mi sarei aspettato un’analisi sulla gestione dell’ordine pubblico in questa nazione. Una nazione in cui o si vieta la trasferta (e allora anche mio nipote riuscirebbe a gestire l’ordine) o se ci sono più di 500 persone che si spostano si crea il caos assoluto. Un nazione in cui le F.O. sono forte coi deboli e deboli coi forti. Ma forse è chiedere troppo ed allora mi scuso.
Francesco Matteini
Intanto vedo che è passato dagli insulti alle argomentazione, è un bel passo avanti. Lei si può aspettare un’analisi approfondita se questa è l’intenzione dell’articolo, ma io non volevo fare un saggio di sociologia sul tifo nel calcio europeo. In poche righe ho voluto sottilineare il comportamento assai diverso del sindaco di Roma e non solo di lui nei confronti di violenze da parte di tifosi stranieri rispetto ad analoghe situazioni in cui sono stati protagonisti i tifosi romani. Che poi le devastazioni o le coltellate siano firmate da ultras o hoolingans fa poca differenza. Quanto all’atteggiamento della polizia, confermo che ci sono piazze (non mi riferisco solo a Roma) in cui si consente ciò che in altre città è impedito. Lei dice che la polizia picchia duro. Io sostengo che la polizia non deve picchiare duro, deve picchiare giusto.
monica
…amplificato??
non me lo sono inventato io quel giornalista che commentando i soliti “tafferugli” (eufemismo mio) disse che i romani avevano dato”..qualche leggera coltellata” !
non me lo sono inventato io che quando in tv si guarda una partita all’olimpico, ogni poco si sentono benissimo i “bomboni” senza che poi nessuno dica nulla; a rigor di logica si dovrebbero sentire anche guardando altre partite. o all’olimpico c’è un’acustica diversa??
Andrea
Vuole un’approfondita analisi ? Gliela fornisco io: come mai negli ultimi anni l’unica partita realmente a rischio ordine pubblico a Firenze è solo quella con la roma ? Come mai solo i simpatici tifosi daamaggica, possono distruggere autobus che noi, Fiorentini, paghiamo? Come mai sempre e solo i menzionati gentlemen capitolini, possono entrare gratis allo stadio a Firenze? Hanno tutti la tessera del tifoso? Come mai dobbiamo, noi cittadini, sostenere l’onore di elicotteri, scorte, presidi, ecc ecc, solo in presenza degli sportivi di cui sopra? Come mai padri di famiglia in divisa da poliziotto o carabiniere, devono rischiare seri danni alla persona oltre a sopportare insulti di ogni tipo e sputi, ecc, ecc? È ora basta: parliamo della nostra FIORENTINA, ho ancora Vivo il senso della grande soddisfazione per la partita di Londra che ci ha dimostrato che il calcio è bellissimo, quando l’ambiente è studiato per esaltarne le caratteristiche e che noi possiamo ambire a farne parte da protagonisti
Carlo F.
Piena condivisione del tuo commentino (appunto: non un saggio). Coglie benissimo un aspetto che mi ha dato e continua a darmi un gran fastidio: quest’aria a vergini violate che ha assunto tutta la nostra informazione e dietro la nostra politica per una vicenda minore, probabilmente non gestita così efficacemente da parte delle forze dell’ordine. Non son davvero di quelli che è sempre colpa della polizia: ma si capisce che han sottovalutato il pericolo (infatti se la prendono con i colleghi olandesi che non avrebbero dato info all’altezza). Poi tutti questi danni non ci sono stati. Sembrava che la Barcaccia fosse a pezzi. Insomma è quasi come volessimo far dimenticare teppismi meno di massa ed evidenti ma più gravi (gli accoltellamenti di cui parli). E poi a chiedere i danni al governo olandese! Ma figurati. Come se chiedessimo al comune di Roma o di Napoli, alla regione Lazio o alla Campania di rifonderci i costi dei danni fatti dai tifosi teppisti di quelle città e squadre (e dio sa se nel tempo ce ne sono stati!).
Massimo Rione Gavinana Fiorenza
Giusto per completezza al signore romano che distingue tra mondo ultras e hooligans ricordo che a roma, caso unico nella storia del calcio, si è fermato un derby per minacce dei pacifici e valorosi ultras tra cui se non ricordo male si distingueva il buon gastone, lo stesso che ritroviamo a scambiarsi segni di fratellanza calibro 38 con i suoi pari napoletani. E per soprammercato aggiungerei anche un simpatico assalto ad una caserma della polizia sempre da parte dei suddetti. Accadimenti questi che da parte di molti dei media e delle autorità non hanno avuto lo stesso livello di condanna degli episodi causati dagli hooligans del feyenoord.