Il triangolo no, non l’avevo considerato…

Il triangolo no, non l’avevo considerato. Joaquin-Gomez-Salah contro Eto’o-Eder-Muriel. C’è l’esperienza del campione ritrovato che, anche se un po’ in là con gli anni, sgambetta come un ventenne. C’è il fiuto per il gol dell’uomo da area di rigore. C’è la rapidità esaltata dal talento che trasforma un giocatore in un’arma letale. I due tridenti d’attacco di Fiorentina e Sampdoria hanno aspetti comuni. Domani si confronteranno in un duello a distanza il cui esito condizionerà il risultato finale. Meglio i nostri tre o i loro? Fareste un cambio alla pari? Sinceramente e tolti i panni del tifoso, rispondo di no. Eto’o è stato un campione straordinario ai tempi di Barcellona e Inter. Poi si è auto eclissato. E’ rispuntato nella Samp dove ha avuto un avvio problematico. Ora sembra di nuovo in palla ma non ha mostrato ancora la continuità che sta fornendo Joaquin. Eder è un giocatore che mi è sempre piaciuto. L’avvio della sua carriera europea, ormai una decina di anni fa, poteva essere proprio nella Fiorentina. L’Empoli lo strappò ai viola dopo una trattativa controversa. E’ arrivato anche alla maglia azzurra-oriundo (tonalità mai passata di moda). Io però continuo a puntare su Gomez, sulla sua carriera, sulla sua determinazione di affermarsi in una squadra che non sia una superpotenza del calcio come il Bayern. E arriviamo a Salah-Muriel. In questo momento non cambierei l’egiziano neanche con Cristiano Ronaldo (sì, lo so, l’ho sparata grossa davvero): non sempre il più forte è l’uomo giusto al posto giusto. Insomma, se il triangolo viola dà il massimo può trovare la quadratura del cerchio.