Avete presente il pannellone a messaggio variabile che da almeno un paio di anni fa ombra alla rotonda di Ponte a Niccheri? Certo che lo avete presente. Anzi, capita spesso di sentire qualcuno che chiede di chi è, a che serve e quanto è costato. Mi sono informato e sono in grado di rispondere, almeno in parte, ai quesiti. Il pannello è stato installato dalla Provincia. Faceva parte di un pacchetto di interventi di servizio e sicurezza per il traffico. Avrebbe dovuto diffondere notizie relative alla circolazione in città e nei dintorni insieme altri pannelli analoghi (una decina) piazzati ai vari ingressi di Firenze.
Non è che per caso avrebbe dovuto dare informazioni sul traffico lungo la Variante di Grassina? Ho chiesto. No, assolutamente – è stata la risposta – doveva servire a chi arriva da Antella e Chianti per conoscere la situazione su A1 e a Firenze. Mah, sarà. Guardando il pannello ci si accorge che il quadro per le informazioni è rivolto verso chi arriva da A1 e Firenze e non viceversa.
Perché non è mai stato acceso? Costi di gestione per la trasmissione dati troppo alti. La Provincia già sopporta il salasso per i pannelli accesi sulla Fi-Pi-Li e non è in grado di sostenere un incremento di spesa (ora tutto passerà armi e bagagli alla Città metropolitana).
Quanto cono costati il pannello di Ponte a Niccheri e i suoi fratelli? Nessuno lo ricorda più con esattezza. La speranza è che con l’arrivo della fibra ottica (oggi funzionano con trasmissione via radio) i costi di gestione possano essere abbassati mettendo in concorrenza più aziende per la fornitura del servizio.
Intanto il pannellone resta. Monito alla programmazione traballante, allo spreco di risorse pubbliche e, a mio modesto parere, anche alla Variante dello stento.