L’ultima volta che al Franchi era risuonato il coro per un giocatore (a parte i commoventi omaggi alla memoria per Astori) era stato per Franck Ribery. Il nome di battestimo scandito e intervallato dal battito delle mani, preludio inimmaginabile, purtroppo, ad un campionato pieno di amarezze. Seguito dal successivo, ancora più buio e triste anche perché minato dall’assenza del pubblico causa pandemia.
Ieri i tifosi hanno ritrovato la voce. E non solo perché in 12.592 erano presenti allo stadio (a me sono parsi molti di più, ma il dato ufficiale è questo).
Mancava la “regia” dei gruppi organizzati della Fiesole, rimasti fuori perchè o si entra tutti o nessuno (contenti loro…), che si sono fatti sentire dall’esterno del Franchi con un mini spettacolo pirotecnico a inizio gara. Tuttavia i tifosi presenti non hanno fatto mancare il proprio sostegno alla squadra. Anche senza il “direttore d’orchestra” col megafono, ritto sulla balaustra abbracciato al palo, è stata sufficiente qualche bella azione per innescare il pubblico.
Così è stato per tutta la partita contro il Torino, che la Fiorentina ha vinto ma poteva stravincere. E sul finire della gara, quando per la prima volta negli ultimi anni, nonostante un solo gol di vantaggio, non c’è mai stato il timore di essere raggiunti, i 12.592 (o quanti erano) hanno intonato prima il coro “Dusan Dusan”, poi quello “Nico Nico”. Vlahovic e Gonzalez, non solo sono gli autori dei due gol che valgono la prima vittoria in questo campionato, ma (speriamo) i protagonisti di una nuova favola viola. Dopo anni deprimenti ne abbiamo davvero bisogno.
angelo chionna
Altre volte ci siamo illusi ai primi trionfi per poi penare per tutta la stagione.
Questa volta la vedo diversa, sensazione o realtà, spero la seconda, ho visto 2 scudetti……………..
F. V. SEMPREEEEEEEE