Domenica 28 agosto 2016 è destinata ad entrare di diritto nella storia viola. In un modo o nell’altro. I tifosi faranno festa per i novant’anni della Fiorentina o faranno la festa ai Della Valle brother? La gestione della serata si prospetta ad altissimo coefficiente di difficoltà. I rischi per la società viola di trasformare un tuffo dal trampolino dell’entusiasmo in una clamorosa spanciata, elevatissimi. Le circostanze in cui è maturata la sconfitta con la Juve, hanno gonfiato il fronte degli scontenti. A questo punto non so se rischia più Renzi al referendum istituzionale o i Della Valle di fronte al “parlamento viola”. Entrambi si interrogano sulla possibilità di avere dalla propria parte la maggioranza, magari risicata ma pur sempre tale. Di Renzi ora non ci interessa. Della Fiorentina invece sì.
In città convive una pluralità di partiti. C’è l’ala dei “duri e puri”. Quelli del “si stava meglio quando si stava peggio”. L’avversione ai Della Valle è quasi viscerale. Niente può scalfire la loro antidevallianità, sono da sempre all’opposizione dei fratelli marchigiani. C’è il partito dei “ragionieri”. Quelli che si arrapano più nel fare i conti, interpretando bilanci e plusvalenze, che con le giocate in campo. Per loro il braccino è sempre corto. Se i Della Valle comprassero Messi, li accuserebbero di non aver fatto uno sforzo per ingaggiare anche Cristiano Ronaldo. Anziché il labaro viola sventolano la calcolatrice. Dall’altro lato abbiamo i “timorosi”. Ad ogni piè sospinto evocano il ricordo degli spalatori di Gubbio. La neve, il freddo, il campetto di periferia, la C2. Brrr. Meglio tenersi stretti i Della Valle. In appoggio anche i “rassegnati”. I Della Valle come male minore rispetto a possibili colonizzazioni dall’estremo oriente.
Nel mezzo c’è la maggioranza social-silenziosa, che non si accapiglia su Facebook ma non nasconde la propria delusione. E’ una massa ondivaga, che il succedersi degli eventi sposta ora più verso l’ala oltranzista, ora verso quella filogovernativa. Ecco che domenica alcuni eventi determineranno l’umore dello stadio. Prima di tutto il risultato della partita col Chievo. Festeggiare dopo un pari casalingo o, addirittura, una sconfitta è spericolato pretenderlo. C’è poi il fattore “A”, nel senso di Antognoni. Se il “capitano” sarà in tribuna, riconciliato, almeno apparentemente con Ddv e Adv, farà scudo con la sua fama alle possibili raffiche di pernacchie. Altrimenti ci sarà un martire da santificare e due “carnefici” da mandare al patibolo. Dal fattore “A” al fattore “B”, nel senso di Borja Valero. Se il parlamento viola subodorasse anche solo lontanamente che davvero c’è una trattativa per cedere lo spagnolo alla Roma, non vorrei essere nei panni della dirigenza: si salvi chi può. Vedo già, al termine della partita, sciamare i tifosi fuori dal Franchi, lasciando i fratelli Della Valle a festeggiare di fronte alle tribune vuote il compleanno della Fiorentina. 90, la paura. Nessun problema invece per il meteo. Le previsioni annunciano niente pioggia e serata calda. Quanto calda lo vedremo.
Paolo Pellegrini
Tant’è vero che i Brothers si aggrapperanno, come fanno da anni, al loro incredibile Fattore C.
Poldo
Vicere o perdere con il Chievo non qualifica nulla!
Per come si sono comportati negli ultimi anni i fratellini andrebbero cacciati da Firenze.
Nessuna dirigenza si è mai comportata in questo modo con la piazza.
Mettere un ragioniere totalmente incompetente a gestire avanzatempo la squadra di Firenze è un affronto per la tifoseria, una prova di menefreghismo che fà male a chi ama la Viola.
Una persona perbene certo e in un certo senso anche un martire che si è immolato in una professione non di sua competenza, in quanto non ci si può improvvisare in tutti i campi!
Difatti siamo risultati sempre in ritardo su decisioni, acquisti e rinnovi di contratto ai giocatori che hanno poi generato perdite economiche che tutti sappiamo.
Questa fase di stallo nongiova a nessuno, tanto meno a loro…
Nicola Fabozio
France’ e come sei catastrofico!!!
Maurizio
Contestare i Della Valle a stagione iniziata serve a o anche perché le alternative a questa proprietà non ci sono all’orizzonte penso che la medicina migliore sia sostenere sempre e comunque la squadra a maggior ragione in momenti di difficoltà eventualmente una vera contestazione può esserci alla fine della stagione quando di solito si dovrebbero fare i conti l’unica critica che in questo momento mi sento di portare alla dirigenza è quella di trattenere giocatori che chiedono di essere ceduti sempre che le notizie date dalle tv e riportate dai giornali e social siano vere
Carlo
Condivido in pieno le tue idee
Basta piangersi addosso sempre
Del resto una squadra come la Juve che ha speso circa 300 milioni di euro c’è poco da dire
Se firenze avesse avuto tale forza ,tutti a festeggiare scudetti coppe Etc
Finché non ci sarà una proprietà che abbia la bolgia e la forza di fare arrivare giocatori veri come ci sono stati in passato allora forse
Comunque sola la città solo la maglia
Chi sarà veramente di indossare la maglia quest anno
Mau46
Condivido l’esame della situazione. È vero lo stato di fatto è questo e la critica che ribadisco è che hanno messo in pista un ragioniere che non ha mai fatto questo mestiere e che conosceva il mondo del calcio come Nostro Signore l’ indirizzo di tutti i casini di Betlemme.
Risultati? Fallimento assoluto sui tempi,modi e tattiche nella composizione di una squadra di calcio perche’ quei pochi e non eccelsi esperti di settore dovevano sempre attendere il placet del ragionierino che a sua volta aspettava quello dei Fratellini spessissimo in altre faccende affaccendati. E cosi si è sempre girato in seconda ruota per usare un termine ippico.
Domenica comunque ne vedremo delle belle sotto tutti i punti di vista. L’importante è che non si trascenda e che non si perda il senso della ragione e della misura in favore di situazioni dal futuro incertissimo.
Andrea
Io vorrei vincere contro il Chievo con doppietta di Rossi e poi partecipare ad una vera festa, chi non è interessato vada dove vuole, ma non esiste di rimanere allo stadio per contestare; abbiamo ricevuto un invito ad una festa, non la convocazione di un’assemblea sindacale
pompeo
Andrea, sul fatto che abbiamo ricevuto un invito ad una festa, avrei qualcosa da dire
è un invito che costa (nel mio caso) circa 30 euro, calcolando la ripartizione del mio abbonamento per ogni singola partita, ed esclude la città dalla partecipazione, se non per i possessori del biglietto
anche in questo caso secondo me i DV’s hanno perso un’occasione,
la festa avrebbe dovuto essere aperta alla città, possibilmente nella città,
Non che lo stadio non lo sia, ma la Fiorentina è di Firenze e probabilmente una, o diverse, anche più piccole iniziative in città sarebbero state più indicate, ricordo che dopo la partita col chievo c’è una sosta di 15 gg, quello poteva essere un periodo nel quale (ripeto secondo in città e fuori dallo stadio) si potevano fare delle cose, sarebbe stata secondo me anche una scelta più furba, azzerando o quasi la possibilità di contestazione, ma la verità senza voler fare un processo alle intenzioni è che questa festa venga percepita più come un onere da sbrigare che non come una festa da vivere e condividere
Detto questo anche io spero che Rossi segni 2 goal (ma tanto Sousa non lo f giocare per cui…)
Ma la possibilità che la festa in caso avverso, (vince il chievo – Borja non gioca, squadra abulica) si trasformi in una contestazione mi sembra piuttosto veritiera
Sì ch'io fui sesto tra cotanto senno
Buongiorno Dott.Matteini , ci siamo conosciuti su un altro sito ed abbiamo avuto il piacere di scambiare le ns opinioni ( che differivano ) e questo mi ha indotto a seguirla nel suo blog . Plaudo alla sua disamina che ” mette sul tavolo ” tutti i possibili scenari che reputo concreti . Da parte mia , antidellavalliano non della prima ora ad onor del vero , sarò presente come di consueto alla prima in casa per poi seguire il resto del campionato alla radio . Scindo la partita dalla festa ; per quanto riguarda l’evento sportivo il mio sostegno alla maglia a prescindere …purtroppo i protagonisti in campo sono mediocri attori e in forma poco smagliante …ma non posso certamente addossare a loro la colpa per questo . Mentre la festa (?) …mi appare già strana perché si parla di inviti inoltrati a determinati giocatori mentre altri giocatori non hanno ricevuto alcunché. . Strano da dire ma se è la festa della Fiorentina perché non invitare tutti e dico tutti coloro che ancora in vita hanno indossato la casacca viola ….sembra più una festa dei Della Valle che invitano al loro compleanno gli amici .
Anche in questo i Della Valle rafforzano il mio sentimento di contrasto …come : definirmi cliente , mercato giocatori ingiudicabile da anni , troppi dirigenti che del calcio non fanno certamente il loro know how, aggiungo anche il discorso sponsor ovviamente. Ecco io il 28 ci sarò e spero tanto che i Della Valle siano presenti in tribuna dopo il 90 esimo in modo che abbiano la possibilità di ascoltare le mie proteste nei loro confronti ….che ne pensa Dottor Matteini sarò solo ???
Grazie per avermi fin qui letto e complimenti sinceri per l’articolo .
Francesco Matteini
Non credo che sarà solo, anche se me lo auguro. Non per lei, ovviamente, ma perché la festa dei 90 anni della Fiorentina, una data storica, non dovrebbe essere usata per contestazioni di alcun genere. Momenti più consoni non mancheranno. E’ la festa della Fiorentina, di tutti i suoi tifosi, dell’intera città che vi si identifica, non dei Della Valle.
Sì ch'io fui sesto tra cotanto senno
Lei conosce meglio di me I nomi dei giocatori che non sono stati invitati . Giocatori che anche Lei ha visto giocare e che in quel preciso momento hanno rappresentato a pieno titolo la Fiorentina. Ebbene che cosa hanno di minus questi giocatori rispetto per esempio ad un Manuele Blasi la cui gigantografia Lei è costretto a vedere ogni volta che si reca all’interno dello stadio ; e potrei continuare all’infinito con esempi del genere su chi ci sarà e su chi no . Molti giocatori importanti addirittura hanno detto no pur essendo invitati : Baggio Batistuta ed altri …Merlo addirittura accompagnando no con parole non certo al miele (ed a ragione ) verso i Della Valle . Ebbene tutto questo vogliamo ancora continuare a chiamarlo festa della Fiorentina? No è un altro clamoroso autogol dei Della Valle .
Se alla festa del quotidiano La Nazione Lei (pur validissimo professionista di quelle colonne ) non venisse invitato come prenderebbe la cosa ? Concludo con una domanda . Come mai secondo Lei nessun giornalista presente alla conferenza stampa del Signor Rogg che presentava i dettagli della festa (?) ha fatto la domanda sulle motivazioni degli inviti o delle esclusioni ?
La festa è il 28 Agosto ed una presenza di uno di questi giocatori in una brumosa domenica di Novembre riparatoria al non invito non avrebbe il solito significato .
Cordialmente
Francesco Matteini
Prima di tutto qualche precisazione. Batistuta ha detto no perché verrà a Firenze in ottobre per una partita di beneficenza. Baggio non ha detto niente perché, pare, non sono riusciti a contattarlo (mah…). Merlo verrà: ho sentito personalmente le sue parole alla radio. Ha detto di farlo non per i Della Valle ma per i tifosi. Mi sembra l’impostazione giusta. Sulle esclusioni concordo con lei, ma invitare tutti quelli che hanno indossato la maglia viola forse era impossibile e una scelta comporta sempre degli scontenti. Sulle domande alle conferenze stampa il discorso si farebbe lungo e vale per tutte non solo per quella da lei citata. La conferenza stampa è di per sé una formula che ammoscia, dove la posizione tra chi fa domande e chi risponde non è paritaria, dove è impossibile incalzare l’intervistato, dove c’è un contingentamento del numero di domande. E’ l’espressione del non-giornalismo. Ecco perché risultano sempre piatte e i colleghi fanno la figura dei pavidi pur non essendolo.
Sì ch'io fui sesto tra cotanto senno
La ringrazio per la celere ed esaustiva risposta . Sarei interessato ad approndire il tema conferenze stampa . ..magari quando ritiene che sia il momento giusto inserisca il tema sul blog .
Ps: tra qualche giornalista che rischia di fare la figura del pavido temo che si nasconda qualche asservito. ..in fondo ci sono tra gli arbitri vuole che non siano presenti tra i Suoi colleghi .
A presto
Francesco Matteini
Certo che ci sono gli asserviti anche fra i giornalisti, e non solo al potere sportivo. La smania di servilismo è uno dei difetti maggiori degli italiani.
Cippolippo
La cosa più insopportabile e offensiva è la gestione di un ragioniere totalmente incompetente di calcio, provinciale e gretto nei modi, che ad ogni parola e intervento denota quanto fra l’altro della Viola non gliene freghi nulla. Fra i dirigenti e i proprietari non c’è un fiorentino nè un tifoso, infatti questi hanno chiamato Jorgensen , un danese, a rappresentare la società! !!!! Anche questo è significativo , infatti niente soldi niente Martin, a dispetto dell’amore per la Viola. L’unica soluzione è che se ne stiano a casa, chi li vuole? Anche nel sondaggio per il miglior presidente, fra MCG e VC G hanno preso oltre il 50% Andrea solo il 20%. Semplicemente non sono graditi perchè la Fiore l’ hanno semplicemente Usurpata. Meglio gli Arabi, i Cinesi o gli Americani, tutti meglio di loro, magari non saranno appassionati, come loro del resto, ma basterebbe fossero meno tirchi e pidocchiosi!!!!!!
Cippolippo
Se pareggiamo o peggio, perdiamo, ci sarà da ridere…. almeno che i fiorentini non abbiano un ecg piatto e siano tutti infinocchiati dalle pietose bugie e prese per il sedere, di questa gente!!!!! Ovvio che io spero in una grande vittoria , mi interessa la Viola e non questa gentaglia
monica
…ehm,forse intendevi un eeg?? 😉
Alessandro Ferri
Forse è lecito auspicare che in questa stagione di crescente interesse per il calcio da parte di nuovi ricchi d’Oriente qualcuno decida di voler investire nel marchio Firenze/Fiorentina. Ci sarà pure un nuovo Cinesone Paperone voglioso di comprarsi la Viola e portare la famiglia a passeggio sul Ponte Vecchio. Non importa nemmeno che sia tra i primi 100 più ricchi del Pianeta. Basta che abbia portafoglio e voglia di aprirlo. Diciamolo, sarebbe sufficiente un “signor Leicester” qualsiasi a ridare speranza ai sogni di noi tifosi. Sono tra quelli che erano piccolini all’epoca del secondo scudetto e non vorrei “tirare il calzino” senza aver visto arrivare il terzo. Quindi sono anche tra quelli che se ne strafregano dei conti in ordine della società. Conti in ordine per cosa? Per la mediocrità eterna? Voglio uno più ricco che astuto, uno più piacione verso la città e la sua gente che preciso a far di conto. Uno che prima compra un fuoriclasse e poi chiede quanto costa.