Tre punti, tre gol, una buona prestazione (stavolta si può dire), Jovic che si sblocca (speriamo definitivamente) e ottime notizie da Riga dove la squadra locale, pur in dieci, è riuscita a pareggiare con il Basaksehir. Ora la Fiorentina ha nuovamete la possibilità di arrivare prima nel girone. Queste le buone notizie. Sia chiaro, però, che i viola non hanno cancellato d’un colpo i tanti problemi che li affliggono. Considerando il modestissimo livello degli avversari, il 72% di possesso palla, i 25 tiri scagliati contro la porta scozzese e aver giocato praticamente un tempo in superiorità numerica, il bottino avrebbe dovuto essere assai più ampio. Incontentabile? Non direi se si tiene conto che la testa del girone potrebbe dipendere dalla differenza reti.
La vittoria, oltre che la classifica, rimpigua lo zaino dell’autostima della squadra, probabilmente abbastanza vuoto in questo inizio di stagione. Positivo aver rivisto in campo Milenkovic e Dodò, oltre che Gonzalez: magari con la Lazio giochiamo con la formazione (quasi) tipo. E finalmente in campo un giovane, Bianco, anche se per pochi minuti. Magari il settore giovanile può dare un suo contributo, basta crederci.
Gollini – 6,5 – Chiude la porta sull’unica occasione da gol per gli Hearts.
Terzic – 6,5 – Sorpresa nella formazione che disorienta gli avversari, da destra crossa perfettamente col sinistro per la testa di Mandragora.
Quarta – 6,5 – Gli avversari sono poco presenti, così dà una mano al centrocampo.
Igor – 6 – Ancora qualche indecisione, ma anche forza e personalità quando tenta la via della rete con un bel tiro che il portiere devia in angolo.
Biraghi – 6 – Arriva da un suo cross, finalmente dal fondo, la palla per il raddoppio.
Bonaventura – 6 – Lascia a Madragora il ruolo di incursore giostrando con Amrabat sul cenrtrocampo.
Amrabat – 6,5 – Puntuale nel farsi trovare per l’appoggio dei compagni, inquadra la manovra viola.
Mandragora – 7 – Pochi minuti e leva il vin dai fischi, come si usa dire, segnando il gol del vantaggio con un morbido colpo di testa. Il più attivo nell’incunearsi nell’area scozzese.
Kouame – 7,5 – Sembra non partecipare troppo al gioco, fino a quando si esibisce in una semirovesciata spettacolare che dà tranquillità al risultato. Apparecchia la tavola per il gol che sblocca Jovic.
Jovic – 7 – Finalmente segna dopo averci provato e riprovato. Buoni movimenti e sponde di classe.
Saponara – 5,5 – Fragile nei corpo a corpo. Offre con uno stop scellerato, la più ghiotta occasione agli Hearts per segnare.
Milenkovic – 6 – Dalle sue parti nessuno lo infastidisce: ben tornato in campo.
Gonzalez – 6 – Qualche scatto per collaudare la tenuta.
Dodò – 6 – Come Gonzalez: in campo per verificare la condizione.
Bianco – 6 – Esordio in Europa: personalità e geometrie.
Zurkowski – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Non stravolge la squadra che però, grazie anche alla modestia degli avversari, ritrova un pizzico di brillantezza nella manovra. Pressing e voglia di attaccare non calano fino al termine della gara.
Arbitro Erik Lambrechts (Belgio) & C. – 6,5 – Conduce la gara senza svarioni. Forse eccessivamente severo nel rosso al difensore scozzese: Jovic poteva arrivare su quel pallone? C’era il fuorigioco? Solo il Var avrebbe potuto chiarire la situazione.
Commento Sky Marianella/Minotti – 4 – Eccesso di divagazioni extra partita, in compenso nessun aggiornamento sull’altra gara del girone il cui risultato permette alla Fiorentina di poter nuovamente ambire al primo posto.
Alessandro
Bianco 8 per come è entrato
Marco Barontini
Quarta è cresciuto mediano, io lo vedrei bene come regista basso davanti a i due centrali, Milenkovic è Igor.. Che ne pensate?
Alessio
Fin troppo generoso. Purtroppo (?) non ho potuto godermi il secondo tempo, ma durante il primo mi era venuta la voglia di urlare dalla disperazione. Abbiamo affrontato una squadretta che probabilmente ne avrebbe prese anche dallo Scandicci, sciorinando un gioco pietoso, pieno di errori e banalità. Chiudo.
Carlo Fusaro
Per la serie: obbligatorio esagerare, sempre e comunque.
Mirko
Premesso che il valore degli avversari era modesto( ma anche il riga ed il twente lo erano) , si è vista una voglia diversa, una velocità diversa nel giocare la palla e finalmente qualche verticalizzazione in più. jovic sa giocare a calcio( questo per i tanti esperti) e potendo giostrare qualche metro indietro può fare la differenza. kouame’ per quanto a volte sembri sgraziato ha guizzi che danno superiorità numerica ed altruismo( cosa non scontata per un attaccante). Più spazio a bianco ( a 20 anni si può essere giocatore in serie A). ora testa al campionato, dove dovremo superare le fatiche europee.