Grazie, presidente Commisso, di avermi dato 2 in pagella dai microfoni di Radio Bruno. Lo affermo senza ironia. Vede, dare un voto, anche se brutto (forse non l’ho mai preso neppure al liceo) è comunque segno di considerazione. Significa che lei ascolta ciò che dico e legge i miei articoli. Esattamente come io seguo ogni sua esternazione. Entrambi raramente condividiamo le tesi dell’altro, ma questo non è importante. Magari i miei ragionamenti servono a lei per consolidare le sue convinzioni e viceversa. Oppure può verificarsi qualche caso in cui le nostre tetragone certezze rischiano di vacillare di fronte alle argomentazioni dell’altro. Si chiama confronto ed arricchisce, sempre e comunque, chi lo pratica.
La sua attenzione nei miei confronti è un segnale di considerazione, l’opposto dell’indifferenza. Ed è proprio l’indifferenza che è esiziale in un rapporto. Una squadra di calcio e il suo presidente suscitano emozioni, scatenano passioni. Le mie critiche, talvolta anche dure (ma sarebbe corretto ricordare anche le difese a spada tratta) nei confronti della Fiorentina e dei suoi dirigenti sono un atto d’amore. Altrettanto il 2 in pagella che lei mi ha rifilato e che conserverò fra le piccole grandi soddisfazioni che il mestiere di giornalista mi ha riservato. Mi stia bene, presidente.
Pietro
Bravissimo Matteini. Ho già scritto, in passato, di condividere le sue analisi e i suoi voti sulle partite della Fiorentina e condivido in toto anche questo suo articolo..
Sono anziano, per fortuna ho esultato per i due scudetti vinti… e per tante altre occasioni in cui era un piacere vedere giocare la squadra.
In questa staagione salvo rarissime partite, è una pena vedere giocare la Fiorentina….E’ stupefacente come mai nessuno della dirigenza e anche soprattutto da parte dell’allenatore fare un’ analisi veritiera sul gioco orrendo della viola.
complimenti ancora per sue giuste critiche.