Vendere Gomez ora (ipotesi solo teorica perché non credo sia praticabile) sarebbe la disintegrazione di un sogno, prima ancora che una rimessa economica. Medesimo ragionamento se dovesse essere ceduto a giugno (ma in questo caso avrebbe altri cinque mesi negativi sulle spalle, addio doloroso ma meno incerto).
Gli oltre ventimila tifosi viola che accorsero allo stadio nel luglio del 2013 avevano investito su di lui a occhi chiusi. Un centravanti da paura. Una carriera nel segno del gol. La realtà si è rivelata assai diversa. Il disagio di Gomez mi fa tornare alla mente Ian Rush, il gallese, centravanti del Liverpool, che arrivò alla Juve con la fama di goleador implacabile e se ne tornò in Inghilterra dopo un campionato di reti col contagocce. O, per stare alla storia viola, l’ingaggio di Socrates, stella brasiliana. Avrebbe dovuto essere l’ ultimo gradino verso lo scudetto. Fu invece un capitombolo verso una dura realtà.
Ora però c’è da chiedersi se la soluzione migliore per la Fiorentina sia cercare di disfarsi dell’attaccante tedesco e del suo onerosissimo stipendio. E se, come è probabile, resterà alla Fiorentina almeno fino al termine del campionato, come comportarsi da domenica prossima. Puntare ancora su di lui, confidando che si divincoli dalla sfortuna e dall’incapacità di segnare, ma mettendo ancora a rischio il risultato sul campo? Oppure dare ali a Babacar, possibile centravanti del futuro viola? Una ulteriore possibilità a Gomez equivarrebbe a tenere in naftalina il senegalese (fra l’altro sotto rinnovo di contratto). Invertire i ruoli sarebbe condannare a morte (calcistica) il tedesco.
Scelta difficile e comunque rischiosa. A tirare in aria una moneta c’è la possibilità che resti ritta.
pompeo
Diciamo che per una due settimane complice l’infortunio di Babacar, Gomez avrà altre due chance
Di cui una con un attacco che vede a destra Cuadrado e a sinistra Diamanti, quindi sulla carta l’ideale, sará l’ultima dopo di che se non da segni tangibili di risveglio per me sta in panca
Ma la soluzione ideale per tutti lui compreso, sarebbe venderlo ora, ammesso che ci sia qualcuno che lo compri