Mezz’ora scarsa di gioco, anzi di non gioco. Troppo poco per dare giudizi definitivi, ma qualche impressione settembrina, buttata un po’ così, come una manciata di coriandoli, è lecita. Astori in versione Bonucci, che tenta di lanci lunghi e illuminanti, non funziona. Sempre fuori misura. Ilicic a tutto campo dà un pizzico di brio alla manovra e raccoglie anche qualche fallo, ma lascia irrimediabilmente solo soletto Kalinic nell’area di rigore avversaria. Il centrocampo muscolare Badelj-Sanchez si contraddistingue per lentezza di movimenti (il colombiano forse scontava il lungo viaggio per la nazionale, forse era meglio una scelta diversa). Maxi Olivera per ora è un Mini Olivera, solo uomo appoggio al quale affidare il pallone per pochi secondi per poi vederselo restituire. Tello… Ma era della partita? Che fosse sceso in campo nessuno se ne è accorto, forse neppure lui.
Incapace di far girare il pallone con velocità e disinvoltura (anche prima che si aprissero le cateratte del cielo) la Fiorentina mostra di subire nettamente il pressing avversario. La manovra è sempre frenata, farraginosa, in affanno; oserei dire casuale nella sua inefficacia. Si è giocato un terzo scarso di partita e tutto avrebbe potuto essere capovolto. Tuttavia questa pochezza di emozioni sembra non avere soluzione di continuità: ha attraversato le amichevoli per presentarsi in campionato. La pausa dopo le prime due giornate non sembra aver rasserenato il gioco viola. Sotto il diluvio di Marassi non è spuntato l’arcobaleno.
Gabriele Favilli
Bisogna avere il coraggio di dire che abbiamo un’allenatore incapace.
Stefano Venturi
Però in compenso c’ha una bella gnocca di moglie……………………..