La Fiorentina vince, al termine di una partita spigolosa, con un gol “fatto in casa”: l’autore, Ranieri, e l’ispiratore, Kayode, sono entrambi prodotti del vivaio viola. E, in questo momento, due fra i pochi giocatori di cui i tifosi non si lamentano. Una casualità? Può darsi, ma una riflessione sui vantaggi di lanciare nella mischia i giovani “costruiti” in casa si impone. E magari sfrucugliare nella Primavera alla ricerca di ciò che manca alla prima squadra a meno che non si sia disposti ad un mercato di gennaio sontuoso (e ne varrebbe la pena).
I viola subiscono mezz’ora di Torino, poi inziano a carburare. La ripresa è la consueta Fiorentina nel possesso palla con, però, pochi pericoli per i granata. Ma ormai la squadra sa quali sono i propri difetti, li amministra, li camuffa e sa anche qual è il suo pregio attuale: la capacità (corroborata dalla buona sorte) di sfruttare l’occasione. Carpe diem. In seguito si vedrà.
Terracciano – 6 – Un rinvio da nocchini ni’ capo, ma poi due interventi che meritano una carezza.
Kayode – 6,5 – Sembra aver perso la propulsione ante infortunio. Ma è suo il cross per la zuccata vincente di Ranieri.
Milenkovic – 6,5 – La mette sul piano fisico e con Zapata sono scintille. Concede all’avversario solo un colpo di testa.
Ranieri – 8 – Ancora una volta si inventa centravanti (posizione sempre aperta in casa viola) e segna il suo primo gol in serie A dedicandolo al figlio in arrivo. Scaraventa più lontano possibile qualsiasi pallone pericolosamente vagante nei dintorni della propria area. Niente fumo, solo arrosto.
Biraghi – 5,5 – Quando Bellanova decide di affondare non trova mai ostacolo.
Arthur – 6 – Giostra palla al piede cercando un movimento degli attaccanti che non avviene.
Duncan – 6,5 – Tiene testa quasi da solo agli assalti iniziali dei granata. Rende dura la vita ai rudi del Toro.
Ikone – 4 Si lancia sul retropassaggio di Tameze come un falco, si fa parare il tiro come un pollo. La sua presenza in campo per ben 87 minuti è il quarto mistero di Fatima.
Bonaventura – 6 – Manca l’intuizione vincente o l’inbucata spiazzante. Non è nei suoi cenci, ma le azioni più incisive passano da lui.
Kouame – 6 – Cavalca in contropiede senza esprimere la consueta velocità. Cambia le pile e nella ripresa va su tutti i palloni con rinnovata energia.
Beltran – 5,5 – Massacrato da Buongiorno, dai lanci alti dei compagni e dalle sviste di La Penna.
Nzola – 6 – La sua stazza lo aiuta nel duello con Buongiorno a cui riesce a contendere il pallone.
Mandragora – 6 – Concreto quanto serve nella fase finale.
Parisi – 6,5 – Entra e offre sprint interessanti.
Quarta – 6 – Consolida la linea difensiva.
Sottil – Sv
Italiano – 7 – Ricarica la squadra tra i due tempi. Impara dagli errori del passato e non avendo strumenti validi per offendere, si organizza per difendere. Se poi capita il colpo gobbo…
Arbitro & C. La Penna – 4 – Il replay che mostra Buongiorno avvinghiato a Beltran come la più possessiva delle fidanzate, manca solo che lo baci, e il fallo fischiato al viola, dà la misura del suo stato confusionale. Molte valutazioni incomprensibili. Inventate le ammonizioni a Biraghi e Ricci. Var Nasca/Marini – Sv
Commento Dazn Mastroianni/Budel – 7 – Buon accompagnamento, sottolineano senza timori le sviste arbitrali.
Alessandro
Terraciano 7,ci tiene in vita nel primo tempo,Sottil 6,5 in 5 minuti crea più lui di Ikone in 87
Mixer
Il cinismo.Una novità assoluta in casa viola.Insieme alla determinazione che fa di una squadra svogliata e distratta una squadra consapevole e vincente.I primi venti minuti sono da incubo.Poi cambiano ritmo e velocità degli scambi.Esce fuori una cattiveria insolita ,frenata a tratti solo da incredibili decisioni arbitrali.Se continuiamo cosi’ possiamo arrivare ovunque.