Che patire, che sofferenza, svuotata una cartuccera di moccoli (senza offesa per santi e affini). La motagna di gioco che produce un topolino. Anche se è un topolino che vale tre punti. Per le azioni create la Fiorentina avrebbe dovuto vincere 20 a 1, e invece di gol ne ha fatti solo due per errori di mira (tantissimi), di misura nell’ultimo passaggio, di scelta sulla soluzione finale e finanche un pizzico di sfortuna.
Il ritmo c’è, l’aggressività pure, l’attenzione è calata solo per una manciata di secondi (e come da regola in questa stagione si è preso gol), costante l’enorme fatica a concludere in porta. Mancano freddezza e qualità: chiediamoli nella letterina a Babbo Natale.
Domenica a Milano contro i rossoneri l’ultimo esame per capire se in campionato è ancora possibile avere un obiettivo di risalita o se le forze vanno riservate alle coppe.
Terracciano – 5,5 – Prova a prevedere le mosse di Dia ma si butta dalla parte sbagliata.
Dodò – 6,5 – Prende iniziative interessanti e stronca sul nascere le velleità avversarie.
Milenkovic – 6 – Giganteggia sull’ex compagno Piatek rubandogli ogni pallone. Un attivo di distrazione e Dia si prende lo spazio per uccellare Terracciano.
Igor – 6 – Su di lui Bonazzoli rimbalza. Buone uscite palla al piede. Lascia troppo spazio a Piatek per chiudere il trangolo vincente con Dia.
Biraghi – 5,5 – Rmpingua la collezione di cross e passaggi sbilenchi. Ha una buona occasione ma la spara fuori.
Bonaventura – 8 – Avvia l’azione che rifinisce con un gol quasi fotocopia di quello segnato alla Samp. Una ne fa e cento ne pensa. Immarcabile per gli avversari, sempre presente al posto giusto per i compagni.
Amrabat – 6,5 – Pressing che toglie il fiato agli avversari e un recupero palla dietro l’altro.
Mandragora – 4,5 – Poco presente nella fasi di interdizione, assente in quella di costruzione.
Ikone – 7 – Assist perfetto per Bonaventura. Ne confeziona un secondo per Kouame, che non concretizza. Irretisce gli avversari sgambettando come un ballerino del Bolshoi.
Cabral – 5 – Sponde per i compagni, difesa della palla, tanta buona volontà ma scarsa incisività. Neanche un tiro in porta in 75 minuti di gioco.
Kouame – 5 – Perde palla in modo ingenuo e regala alla Salernitana l’attimo fuggente per segnare il momentaneo pareggio. A porta spalancata, fa fare bella figura a Sepe.
Saponara – 7 – Filtrante per Jovic dolce come una carezza e letale come il cianuro. Riorganizza la maovra viola per l’offensiva finale. Peccato non riesca a centrare la porta.
Jovic – 7 – Il primo (e ultimo) tocco è una staffilata che restituisce alla Fiorentina il diritto alla vittoria.
Terzic – 6,5 – Galoppate a tutto gas con gli avversari che paiono alla moviola.
Barak – 6 – Solo tocchetti di alleggerimento.
Duncan – 6 – Energie fresche per congelare il gioco.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Squadra che corre dal primo all’ultimo minuto stritolando le ambizioni avversarie. Azzecca i cambi riprendendosi una vittoria che non avrebbe mai dovuto essere messa in discussione. Un solo dubbio: ma perché Mandragora in campo così a lungo? Anzi: ma perché Mandragora in campo?
Arbitro La Penna & C. – 6,5 – Non si presentano problemi né situazioni dubbie. Var Fourneau/Marini – Sv
Commento Dazn Testoni/Floccari – 7 – Cronaca asiutta, senza orpelli retorici.
Paolo Pellegrini
Eccessivi il 6 a Milenkovic, per il gol, e il 5,5 a Biraghi, sarebbe troppo anche 4, e al confronto ingeneroso il 4,5 di Mandragora
Carlo Scarzanella
Per la verità un tiro Cabral lo ha fatto nel primo tempo sull’unica palla decente arrivata. Conclusione non indimenticabile (e infatti te ne sei dimenticato).
Biraghi inguardabile, non azzecca né un cross né un movimento.
Alessandro
Su Biraghi e Mandragora è un mistero che giochino in serie A
Cabral prova una puntata nel primo tempo poi il nulla 5,5 ..non è un giocatore per il nostro campionato.
Poi d’accordo
giovanni
Su Biraghi e Mandragora: Provaci tu a giocare in serie A… coi commentatori e tifosi che si ritrova la Fiorentina…
Marco Barontini
Terzic deve giocare di più! È l’ultimo regalo di Corvino. È Zurkowski è tanto superiore a Mandragora.
Roberto Roselli
A me è piaciuto pure Cabral, 6,5
Pico della Girandola
Mandragora al posto di Torreira tecnicamente è una bestemmia, economicamente è una vergogna, pagato 9 milioni uno che ha giocato un campionato intero solo l’anno scorso nel Torino dopo aver girovagato in prestito per mezza galassia perchè scarso quando con la stessa cifra ti tenevi Torreira.