Manca un quarto d’ora alla fine della partita e al Franchi si accendono i riflettori. Saranno stati loro a dissolvere il buio che avvolgeva il gioco viola fino a quel momento? Fatto è che la Fiorentina inizia ad attaccare con maggiore determinazione e efficacia, fino a rovesciare l’esito dell’incontro.
L’ultima cosa per cui questa partita ha un valore, sono i tre punti in classifica (anche se l’eventuale conquista dell’ottavo posto potrebbe venire utile).
La vittoria sulla Roma serve, soprattutto, a ricaricare il morale dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia. Un nuovo inciampo, nell’ultima gara davanti al proprio pubblico, non sarebbe stato di buon auspicio in vista della finale di Praga.
C’è poi da cosiderare i due marcatori: Jovic e Ikone. Entrambi finora molto deludenti, potrebbero venire “ispirati” dai due gol che hanno piegato i giallorossi.
Segnali positivi arrivati in una partita iniziata male e che, a cinque minuti dal termine, sembrava irrimediabilmente compromessa. La Fiorentina, però, bisogna dargliene atto, è una squadra che non si dà mai per vinta. Pasticcia, arranca, ma ci prova con i mezzi e il talento a disposizione. Una caratteristica da non sottovalutare.
Cerofolini – 7 – Due parate in volo, anche per la gioia dei fotografi.
Venuti – 10 – Sbaglia molto e non contrasta il cross che innesca il gol della Roma. Ma probabilmente è stata la sua ultima partita con la Fiorentina al Franchi. Merita un voto alla carriera da cuore viola. Ci uniamo all’omaggio della Fiesole.
Quarta – 5 – Costretto a fare il regista si scorda i compiti da difensore: osserva senza intervenire El Shaarawy che insacca da distanza ravvicinata. Non è l’unico svarione, però respinge sulla linea di porta il tiro di Solbakken.
Igor – 6 – Duello spigoloso con Belotti, col giallorosso che non crea grandi pericoli.
Biraghi – 5,5 – Pochi cross e troppa esitazione quando permette a Solbakken l’assit per il gol della Roma.
Barak – 5,5 – Entra in funzione a singhiozzo.
Mandragora – 6 – Prestazione anonima, valorizzata dal colpo di testa che mette Jovic in condizione di segnare.
Duncan – 5,5 – Partecipa ad un centrocampo desertificato sotto il profilo delle idee.
Ikone – 9 – Dai Jonathan, facci la mossa… Meglio di Ninì Tirabusciò. Bacino che oscilla verso destra, poi verso sinistra, talvolta cade l’avversario, altre volte gli si intrecciano le gambe. Colpisce al volo di tibia anziché di collo pieno e il pallone va dalla parte opposta alla rete. A due minuti dalla fine si trova la palla sui piedi a venti centimetri dalla porta sguarnita: ha un’esitazione… pare riflettere sul da farsi… poi l’appoggia in gol un nanosecondo prima che il difensore giallorosso intervenga. Uno spettacolo.
Jovic – 7 – La sua missione è segnare e lo fa raddrizzando la partita e dando ai compagni l’energia mentale per agguantare la vittoria. Prima di tutto ciò, si registrano: un colpo di testa che avrebbe parato anche il portiere del Baglioni e una girata al volo con la palla che finisce sotto le sue chiappe. Comunque sprazzi di giocatore.
Saponara – 4,5 – Stanco fin dal primo minuto, spesso in ritardo tanto da beccare un’ammonizione per entrata fallosa.
Milenkovic – 6 – Non impeccabile, ma più efficace di Quarta.
Dodo – 6,5 – Le sue accelerazioni portano il voluto scompiglio sulla fascia sinistra della Roma.
Kouame – 7 -Elevazione da saltatore in alto per depositare la palla gol sui piedi di Ikone.
Sottil – 4 – Completamente perso da alcune gare. Non ha più neanche lo scatto vincente.
Terzic – 6 – Parte dal suo piede il cross per la testa di Kouame.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Squadra stanca ma determinata a rovesciare il risultato negativo. Le sostituzioni mutano l’inerzia della gara.
Arbitro Ayroldi & C. – 5– Quattro episodi dubbi, uno neanche tanto (lo sgambetto su Terzic), in area giallorossa. Permette al portiere della Roma di perdere tempo in modo plateale e indisponente. Var Maresca/Piccinini – 4 – Quattro azioni dubbie in area e neanche una da riguardare? Dove vi eravate rintanati a pisolare?
Ugo
Visto l’impatto che ha avuto oggi Kouame sulla partita, chissà se all’Olimpico fosse entrato al posto di Cabral…
Monica
…ma perché continui a dire che queste vittorie in campionato non contano e non servono?? Ma che ti fa tanto schifo una vittoria? Ti farebbe tanto schifo se si arrivasse in coppa tramite campionato?? Tanto le partite vanno giocate lo stesso,con buona pace di mourinho,e se è destino che la coppa la vinci (o la perdi),non dipende certo da questa vittoria! Abbiamo fatto turnover per preservare gli ipotetici finalisti,e abbiamo vinto,ma che volere di più?!
…io guarda…boh…certi discorsi mi fanno proprio incavolare!
Francesco Matteini
Dove hai letto che la vittoria mi fa schifo? In coppa tramite campionato non ci si può arrivare (a meno di interventi della giustizia sportiva) e counque ho scritto chel’ottavo posto potrebe far comodo. Comunque la vittoria di ieri era necessaria per altri motivi che ho spiegato nell’articolo, che tu dimostri di non aver letto.
Carlo
il 9 a Ikoné è un capolavoro!! Non riesco a smettere di ridere!!
monica
ho letto,tranquillo,ma sono settimane che dici di lasciar perdere il campionato che non serve più a nulla e invece -anche senza i problemi della juve- arrivare ottavi serve quantomeno per avere un cammino più comodo in coppa italia
Alessandro
mi sembra eccessivo il 4 a Sottil come eccessivo il 9 a Ikone..diciamo che un 6,5 e un 5,5 sarebbe più equilibrato
Genny
Lo “spettacolo” scritto per Ikone’ era ironico o convinto ? Mi preoccupo….