Primo tempo da incubo: però non c’era modo di svegliarsi. Poi la rimonta, Kean che segna, De Gea che para, la vittoria in tasca. Quasi un sogno, dal quale, purtroppo, il gol del pari mi ha svegliato.
Funziona ancora poco nella Fiorentina targata Palladino. Se gli avversari pressano con aggressività (come il Parma e gli ungheresi nel primo tempo) i viola vanno in tilt e commettono errori a ripetizione.
Beltran si conferma incapace di fare il vice centravanti, qundi deve arrivare qualcuno dal mercato. In difesa si balla parecchio, pur contro avversari non di prima fascia. Il centrocampo verticalizza poco e ci sono troppi giocatori che portano a spasso il pallone anziché farlo correre. Forse perché non hanno idea di cosa farne.
Palladino ha da lavorare, ma anche l’organico va supportato: manca quantità in alcuni ruoli e qualità, un po’ ovunque. Il ritorno non sarà una formalità e giocare in casa di Orban aggiunge inquietudine “politica” a quella calcistica.
De Gea – 6 – Esordio in maglia viola con due gol presi nei primi 11 minuti, credo sia un record. Esce fuori area e rischia di prendere gol. Una grande parata per dimostrare di essere ancora nei suoi cenci.
Quarta – 6 – Segna e ispira: come centrocampista-attaccante vale 8, in difesa è impreciso e disattento e vale 4.
Pongracic – 5,5 – Presidia il centro area senza particolari difficolltà. Anche oggi ammonito perché l’avversario se lo beve e lui si attacca alla maglia..
Ranieri – 5 – Parte in ritardo su Soisalo che va a raddoppiare.
Kayode – 3 – Confeziona prima un rigore assurdo, poi dà il via all’azione del raddoppio dei magiari. Meriterebbe anche meno, ma siamo alle prime partite, un po’ di indulgenza. Irriconoscibile. Sostituito nell’intervallo.
Mandragora – 5,5 – Impalpabile. Non commette errori gravi perché partecipa poco alla manovra, meglio in copertura.
Bianco – 6 – In combutta con Kayode “costruisce” i presupposti per il rigore con un passaggio indietro sballato nel concetto e nell’esecuzione. Recupera con buoni suggerimenti per i compagni e con un fendente che centra l’incrocio dei pali.
Parisi – 6 – Vivacità sulla fascia e assist per Sottil, insiste troppo nel portare a spasso il pallone.
Colpani – 4 – Un tiro in porta con la forza di un ottuagenario. Poi scompare.
Sottil – 6,5 – Un gol che riapre la gara e spunti che tengono in allarme la difesa della Puskas.
Beltran – 4 – Una girata a fil di palo è tutto ciò che combina in 45 minuti, poi Palladino lo lascia negli spogliatoi.
Kean – 7 – Staffilata per il gol del momentaneo vantaggio. Dà peso all’attacco viola.
Dodo – 6,5 – Un turbine sulla fascia che travolge gli avversari, ma ha un calo repentino.
Ikone – 5 – Spunti da campione che, al solito, spreca con scelte finali scellerate.
Amrabat – 6 – Utile per contenere gli avversari e congelare il vantaggio, ma non basta.
Kouame – 5 – Salta sempre come un’antilope ma nell’azione del pareggio ungherese resta piantato per terra.
Allenatore Palladino – 5 – La squadra entra in campo molle e svagata. Neanche i due “cazzottoni” servono da sveglia. Rimedia ad alcuni errori nelle scelte iniziali con i cambi tra primo e secondo tempo. Esordio europeo non da incorniciare.
Arbitro – Delajod (Francia) – 7 – Equilibrato e sempre vicino all’azione. Non ha bisogno di aiutini per vedere il rigore macroscopico. Var – Dechepy/Wattellier – Sv
Commento Sky Marianella/Minotti – 5 – Verbosi all’eccesso.
Malpelo
Finalmente sono tornate le pagellr di Matteini, Voto 7 1/5
Enrico Spinelli
Grazie per essere tornato!
Purtroppo Colpani è una pippa e non è Nico, Gudmundson è rotto e comunque varrà come un buon Bonaventura, Castrovilli non c’è più e nemmeno il mediocre Duncan. Ci sono Mandragora e Bianco che sono di categoria molto inferiore. Inoltre con questo gioco Milenkovic avrebbe dato più sicurezza di Pongracic. Kean, incensato dai più, si è ingoiato il gol del 4-3 che avrebbe fatto anche il mio nipotino. Beltran è stato definitivamente bruciato e Ikoné pervicacemente riproposto. Ora o un intero mercato in una settimana o lotta per la salvezza.
Gian Aldo Traversi
Che Colpani sia una pippa come dici tu è un’amenità. Visto che fin da quando ho cominciato a giocare a pallone è stato ritenuto un talento di conio sottile. Va giudicato semmai fra 10 partite.. Buone le pagelle del collega(un tempo anche di gruppo ditoriale) Matteini.
Alessandro Luddi
Grande e saggio Traversi. Troppa fretta di criticare e cercare colpevoli.
Francesco Matteini
Grazie dell’apprezzamento
Pompeo
Facciamo così, non ci presentiamo nemmeno in Ungheria, Domenica accusiamo un forte mal di testa e diamo partita vinta a tavolino al Venezia in previsione poi della partita col Monza diremo che purtroppo abbiamo avuto un contrattempo e che pur dispiacendosi tanto non ci possiamo essere. “E il naufragar m’è dolce in questo
mar…” Abbiamo fatto un ripasso sul tema del pessimismo cosmico leopardiano? Vogliamo aspettare qualche settimana per i giudizi definitivi sui calciatori, sulla squadra sull’allenatore? No?