La Fiorentina sprecona non è ancora archiviata. I contropiede che avrebbero potuto sfornare un gol, soprattutto nella rpresa, sono numerosi, ma la concretezza latita. Meno male che ci pensa il Lecce a fare harakiri. Intanto, però, pare archiviata la Fiorentina distratta, quella che lasciava campo e ghiotte occasioni agli avversari.
Le soddisfazioni in Europa sono un ricostituente anche per il campionato. Le vittorie cancellano la fatica più di un pisolo sull’amaca.
Al termine della partita coi salentini il cielo del Franchi si rannuvola, ma sulla classifica comincia a splendere il Sole.
Ps: 34mila tifosi per un match di media classifica sono una peculiarità di Firenze. Qualcuno farebbe bene a meditare… sempre che glielo raccontino.
Terracciano – 6 – Nessuno lo infastidisce fino alla parata su Di Francesco.
Dodò – 7 – Sprinta e fa il “brasiliano” (talvolta anche qualche pasticcio), inducendo il pubblico all’applauso.
Milenkovic – 6,5 – Impredisce a Colombo di prendere il volo con anticipi perentori.
Igor – 5,5 – Qualche eccesso di confidenza che poteva costare caro.
Biraghi – 6 – Dalla sua parte non arrivano pericoli, dal suo piede nessuno spunto interessante.
Mandragora – 6 – Contribuisce a dare geometrie e solidità al centrocampo mantenendosi, però, troppo defilato.
Amrabat – 7 – Pare giocare all’autoscontro. Ogni contrasto è una battaglia (quasi sempre vinta). La collezione di palloni scippati agli avversari si allunga.
Barak – 6,5 – Non ha il dinamismo di Bonaventura, però nel primo tempo smista palloni con la medesima maestria. Nella ripresa esce un po’ di scena. Sfiora il gol con un bel colpo di testa.
Gonzalez – 7 – Mette così in ansia Gallo da indurlo ad infilare la propria porta. Le sue folate sono il sale della gara. Serebbe opportuno limitare le ruzzolate in cui si crogiola.
Kouame – 5 – L’artiglieria leggera non spara un colpo. A Umtiti basta soffiare per farlo rotolare a terra.
Saponara – 7 – Lancio calibrato e maligno per Gonzalez: Gallo lo intercetta in modo goffo e regala la vittoria alla Fiorentina.
Cabral – 6,5 – Con lui in campo è un’altra storia. Umtiti lo affronta e si fa subito “male” beccando l’ammonizione.
Sottil – 5,5 – Se fosse una moto , impennereppe ad ogni partenza sgommando. Tanta potenza ma senza controllo: l’ultimo passaggio è sempre mal calibrato.
Duncan – Sv
Bonaventura – Sv
Ikone – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – La squadra parte col freno tirato poi si scioglie e controlla la partita, senza chiuderla. Quattro vittorie in campionato nelle ultime quattro partite sono un elemento di continuità confortante.
Arbitro Abisso & C. – 5 – Sbaglia un gran numero di valutazioni, fortunatamente senza incidere sul risultato finale. Sorvola su un tocco in area su Gonzalez che forse avrebbe meritato il rigore. Var Banti/Longo – 5 – Non richiamano Abisso a valutare l’intervento su Gonzalez.
Alessio
Fiorentina in parte irritante, in parte soporifera. Che altro dire? Difficile rimanere svegli, se non con una grossa damigiana di caffè. Ora che la pausa porti consiglio!
Massimo63
Mi ripeto, ma se tifare Fiorentina deve essere una fatica o una scocciatura , si può anche decidere di cambiare , sport , squadra , decidi tu , il fatto è che se non riesci a goderti nemmeno sette vittorie ed un pari in otto gare , allora devi avere più di un problema!!!
Malpelo
Voti condivisibili! SFV’57
Alessandro Masangui
Tutto ok ma Ranieri al posto di Biraghi lo vedrei bene,e Sottil dopo 6 mesi sono i secondi 20 minuti ..vale la sufficienza
Alessio
D’accordo su Ranieri. Sottil deve imparare 1. A tirare in porta 2. A passare la palla dopo quelle lunghe galoppate. Ma è davvero così difficile?
Andrea Bechi
Il centrocampo viola, “quadrato”, non ha dato palloni giocabili al Lecce.
Sui “contropiedi” (oggi si chiamano “ripartenze”) mi sa che c’e’ ancora da lavorare; non si puo’ sprecare un 4 contro 2.
Gonzales svariava anche al centro, come in parte Dodo, senza che Kuoame’ andasse a ricoprire la zona; quindi qualche vuoto sulla destra
Va anche detto che c’e’ stato un solo giorno per preparare la partita.
Io comunque quando si vice con una certa tranquillita’ non mi annoio.