Cross a ripetizione, 12 calci d’angolo, mitragliata di tiri (ben 26) verso la porta avversaria. Risultato: un golletto negli ultimi minuti per un misero pareggio contro l’Empoli. La Fiorentina formato campionato torna ad avere problemi di stitichezza offensiva che non risolverebbe neanche il confetto Falqui (chi seguiva Tino Scotti a Carosello sa a cosa alludo).
Gli errori di mira dei giocatori viola sono ormai qualcosa che sfocia nel patologico. Un virus che ottunde la mira, un’allergia allo specchio della porta, una labirintite che colpisce chi entra in area di rigore.
Pressing, recupero costante del pallone nella metà campo avversaria, linea difensiva altissima espongono quasi inevitabilmente la Fiorentina a subire contropiede pericolosi: una rete gli avversari la segnano sempre. Ma non sarebbe un problema se la mole di gioco creata dall’impostazione di Italiano desse i frutti relativi: tre o quattro gol a partita come minimo. Invece il risultato è sempre rincorso, sofferto, acciuffato per il rotto della cuffia.
Un dominio solo apparente per una classifica sempre più opprimente.
E in questa situazione c’è chi, con sprezzo del ridicolo, si paragona alla famiglia Medici, probabilmente ignorando l’esistenza del marchese Ridolfi e il suo contributo a Firenze.
Abbiamo scoperto di essere nell’era di Rocco il Magifico e non lo sapevamo.
Terracciano – 5,5 – Un’uscita tempestiva fuori area a salavre una situazione complicata, manina un tantino moscia sul tiro di Caputo che si insacca.
Venuti – 5 – Impreciso negli appoggi, si fa trovare spesso in fase offensiva ma manca la qualità nello scambio.
Milenkovic – 6 – Controlla Caputo con attenzione ma viene beffato dal “fuoco amico” che innesca il suo avversario. Lascia la tenzone anzitempo per infortunio
Quarta – 7 – Preciso negli anticipi, nelle chiusure e nei rilanci. Sfiora il gol e ne salva uno.
Terzic – 5,5 – Guarda da distanza Cambiaghi che crossa per Caputo. Spinge con continuità e crossa a ripetizione. Qualche pasticcio in fase difensiva.
Mandragora – 5 – Impreciso nelle conclusioni e poco determinato nei contrasti.
Amrabat – 4 – E’ vero recupera tanti palloni, ma ogni tanto decide di regalarli all’avversario. E’ lui il “regista” del gol dell’Empoli (e poco prima ci aveva provato senza “successo”).
Barak – 5,5 – Mette in orbita l’ennesimo pallone da ottima posizione. Quello infilato in rete viene cancellato dal fuorigioco. Alterna spunti interessanti a pause.
Gonzalez – 4 – Si dimena e si ruzzola fra una spinta ed un calcione senza trovare lo spunto da sottolineare. Dovrebbe essere l’attore protagonista ma si limita a fare la comparsa.
Jovic – 4 – Non tocca palla, tranne quando devia di schiena sul fondo una conclusione di Saponara.
Saponara – 5 – I corpo a corpo ingaggiati coi difensori empolesi non fanno per lui
Igor – 5 – La battaglia lo esalta ma Caputo lo mette in difficoltà. Non riesce a stroncare le ripartenze dell’Empoli.
Ikone – 2 – Continua a collezionare tiri che finiscono sugli spalti, uno più lontano dell’altro.
Dodò – 6,5 – Un po’ arruffone ma efficace quando colpisce la traversa creando i presupposti per il pareggio.
Cabral – 8 – Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto salvando la Fiorentina dal terzo ko interno consecutivo. Sfiora perfino il gol vittoria costringendo Vicario ad una vera parata. I suoi tiri sono gli unici che centrano la porta.
Bonaventura – 6 – Porta incisività nell’arrembaggio finale dei viola.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – La squadra ha carattere ma troppa imprecisione nelle giocate, nei cross, e, soprattutto, nelle conclusioni a rete. Lascia in campo per troppo tempo Gonzalez ai minimi termini. Inserisce un evanescente Ikone. Possibile che Brekalo e Castrovilli non potessero dare un contributo?
Arbitro Prontera & C. – 7 – Sovola con equità su alcuni contatti e il gioco ne guadagna di intensità. Var Fourneau/Marchetti – 6 – Annullano due gol controllando le linee del fuorigioco.
Commento Dazn Iori/Pasqual – 6 – Un pizzico verbosi ma ascoltabili.
Paolo
“mole di gioco” o possesso sterile tutto passaggini?
Francesco Matteini
Oggi anche mole di gioco se riesci a liberare al tiro un tuo giocatore per 26 volte. Il problema è dove finisce il pallone…
Alessandro Masangui
Sono d’accordo
Andrea Bechi
Maaaa…..(per riprendere un classico inizio di discorso dell’allenatore, dei cui commenti, per inciso, si farebbe anche a meno) la tattica del passaggio all’indietro a che serve ? Se va bene sfocia in un lancione a caso di Terracciano, altrimenti ci possono anche bucare su qualche nostra bischerata. Sembrerebbe un indizio di mancanza di chiarezza nelllo sviluppo del gioco (ossia……”un’ so i’che fare”).. Gioco che oggi mi e’ sembrato molto “inglese ” (cross dalla tre quarti) con risultati evidentemente modesti Nessun esterno che prova ad andare sul fondo, peggio che mai a saltare l’uomo e puntare alla porta. Una mezza eccezione alla regola (Dodo’) ha causato il gol.
Io continuo nella mia crociata per il ripristino del “muro” per allenare al tiro, Ikonè in primis mi e’ sembrato una pippa catastrofica. Ma anche Mandragora non ha scherzato.
A centrocampo la leggerezza della nostra linea si e’ confermata dopo Torino e Bologna; se l’avversario palleggia pare un torello, se si fa un contrasto si perde palla. Problemi di testa o di fisico?
Infine Castrovilli aveva il raffreddore ? Dopo Torino mi sarei aspettato almeno uno scampolodi partita.
Troppo polemico ? Sara’ la delusione, che al solito e’ davvero tanta.
Marco Barontini
Un centrocampo lento è sterile. Ma Castrovilli e Bianco sono spariti dal radar d’Italiano? Se si perde prossimo lunedì a Verona, la paura di retrocedere diventa vera!
Michele
io avrei fatto riposare i titolari di giovedì e avrei messo subito. Dodo, Castrovilli, Bianco e Dunkan, e Cabral …poi Brecalo
Ugo
Ormai l’elenco delle partite in cui si gioca in dieci con Ikone in campo è lungo
Genny
Ilone’ 10 perche’ con lui si va allo stadio non solo per esultare ma anche per ridere a crepapelle vedendolo giocare ,il 4 a Gonzalez invece lo dedicherei au giornalisti e opinionisti e tifosi che perche’ costato tantissimo lo hanno giuducato grande giocatore e a Commisso che ha rifiutato l’astronomica cifra di 34 ml solo per non essere tacciato di vendere sempre.Attenzione a non processare molto in ns difensori quando sbagliano perche’ Italiano li fa giocare a campo aperto a uomo e ogni errore e’ gol potenziale come succesdo ieri ad Amrabat.