La commedia tra Montella e la Fiorentina si è trasformata in farsa. Facile immaginare i sorrisetti dei tifosi di tante squadre non particolarmente amiche. Ce li meritiamo, c’è poco da dire. In città infuria il dibattito su chi abbia ragione tra il tecnico e i Della Valle. A questa domanda fornisco una risposta che non vuole essere irriverente per chi la pone: chissenefrega. Ognuna delle due parti ha tenuto comportamenti incoerenti, inopportuni, irritanti. Qualcuno più, qualcuno meno, ma stabilire chi dovrebbe chiedere più scusa all’altro è un esercizio di nessuna utilità. Fermo restando, ed è una desolante consuetudine, che sotto il profilo della comunicazione la Fiorentina si conferma di un’approssimazione e di una pasticcioneria imbarazzante.
Il problema ora non è analizzare ciò che è successo e perché. Il problema da affrontare è come se ne esce senza fare i cocci. In un caso come questo, dove i punti di disaccordo sembrano prevalere su tutto, occorre applicare una vecchia regola sindacale degli anni Settanta (erano i tempi della triplice Cgil-Cisl-Uil): si mettono da parte gli aspetti di contrasto e si valorizzano al massimo i pochi elementi comuni. 1) Il rapporto formalmente non è in bilico: Montella ha un contratto in piena validità ancora per due anni; 2) Montella è disponibile a continuare ad essere l’allenatore della Fiorentina con “professionalità ed entusiasmo”; 3) Andrea Della Valle voleva che la società fosse “messa a conoscenza della chiara posizione del suo allenatore” quanto prima: è stato accontentato; 4) Montella annuncia che va serenamente in vacanza e si ripresenterà per il raduno: ineccepibile; 5) La Fiorentina ha il proprio allenatore, che negli ultimi tre anni ha ottenuto buoni risultati: cosa si può chiedere di più?
C’è chi obietterà che l’aria è tesa, che Montella e Della Valle anziché parlare hanno affidato la loro posizione a comunicati un po’ ridicoli, che la partenza per le vacanze del tecnico pare uno sbattere la porta, che l’insofferenza di Della Valle potrebbe preludere ad un licenziamento… Tutto vero. Ma abbiamo detto che i punti di contrasto si mettevano da parte.
Gli uomini mercato si dimostrino tali e facciano un buon mercato, in entrata e in uscita, e presentino a Montella una squadra (più o meno al completo) per il 5 luglio. Andrea Della Valle auguri buon lavoro fin da ora al proprio tecnico e vada un po’ in ferie anche lui. Il tempo scolora i toni alti e smussa le frizioni. E l’entusiasmo, le emozioni, la passionalità? Roba da tifosi. Anzi, solo da tifosi.