Finalmente la Fiorentina espugna il Franchi: impresa che non le riusciva dal 25 ottobre dell’anno scorso. I tre punti incamerati con sofferenza, ma tutto sommato meritati, permettono un doppio salto: Bologna e Udinese ora sono alle spalle. Nessun trionfalismo per una vittoria cercata con determinazione ma anche con altrettanta confusione di idee e di gioco. Tuttavia la classifica ora la si può guardare senza rabbrividire. Intanto passano le ore e dal mercato arrivano solo notizie di cessioni. Gli acquisti, quando arriveranno, saranno comunque in ritardo.
Dragowski – 9 – Para il rigore e un tiro deviato più velenoso del rigore.
Caceres – 5,5 – E’ lui il punto di riferimento del gioco viola. Gioca (e sbaglia) un numero elevatissimo di palloni ma si spolmona correndo sulla fascia fino alla sostituzione.
Pezzella – 6 – Con lui fuori la difesa sbanda (non a caso avviene l’episodio del rigore). Colpo di testa a due passi dalla porta mal indirizzato.
Milenkovic – 6,5 – Affloscia le velleità di Simeone e compagni con la consueta durezza.
Igor – 5 – Calcia il garretto di Joao Pedro anziché il pallone, provocando il rigore.
Biraghi – 6,5 – Cancella dal campo il voglioso ex Sottil. Un paio di ottime incursioni in area: una conclusione da censura.
Pulgar – 5,5 – Impreciso e lento, offre un po’ di copertura alla difesa ma senza esagerare.
Amrabat – 6 – Affronta ogni avversario con decisione, costringe Nainggolan a cambiare zona del campo per avere un po’ di tregua. Cala sul finale.
Bonaventura – 6 – Giostra alle spalle di Vlahovic dando qualche grattacapo alla difesa avversaria. Manca ancora il suo contributo in fase realizzativa.
Vlahovic – 8 – Tre ghiotte occasioni in area che tratta da terzinaccio. Quando si ricorda di essere un centravanti si lancia in spaccata segnando il gol vittoria che vale tre punti per la squadra e tre voti in più a lui di quanto aveva meritato fino a quel momento.
Callejon – 6,5 – Disegna una parabola malandrina che aggira la difesa del Cagliari e finisce sul piedone di Vlahovic. Inzia a carburare.
Martinez Quarta – 6 – Inizia facendosi uccellare da Simeone, ma poi prende sicurezza. Da un suo anticipo parte l’azione del gol.
Venuti – 6 – Entra e frena gli impeti avversari sulla sua fascia.
Kouame – 5 – A pochi secondi dal termine commette un fallo inutile che offre al Cagliari l’ultima chance.
Borja Valero – 6,5 – Entra con il compito di nascondere la palla e far trascorre il tempo: ruolo che interpreta alla perfezione.
Allenatore: Prandelli – 6,5 – Gioca la “carta” Calljon dal primo minuto e viene ripagato da una buona prestazione coronata dall’assist vincente. La squadra mostra grinta anche se le trame di gioco sono ancora inesistenti.
Arbitro Giacomelli & C. – 5 – Concede un rigore inesistente alla Fiorentina e viene corretto dal Var, vede da solo quello ciclopico di Igor. Non sempre vicino all’azione si perde alcuni falli. + Var Banti/Meli – 6,5 – Correggono correttamente la decisione del rigore ai viola.
Commento Sky Gentile/Ambrosini – 6 – Talvolta troppe chiacchiere che esulano dal match, ma niente di grave.
Angelo Chionna
Con tutte le critiche tecniche che possono esserci, io aggiungerei minimo 1 punto din più a tutti per l’impegno messo in campo oggi.
Genny
Martinez Quarta grande acquisto,abbiamo trovato l’erede di Pezzella con maggior classe e visione di gioco,che grande coppia con Milencovic se il serbo firmasse,ora sotto con Torreira e una forte mezzapunta da affiancare a Vlahovic
pompeo
Prandelli schiera squadra super difensiva come sempre, ma chiede a Caceres di scombinare le carte, così come fatto a Torino, lo tiene a tutta fascia spesso molto alto e non sempre ala, avesse il fiato dei 20 anni farebbe soffrire molte squadre
Rimangono molte zone d’ombra, fra queste, il centravanti quasi sempre solo contro tre, un regista o pseudo tale impalpabile, se deve appoggiare sempre la palla dietro o a quello più vicino, posso giocare io, una lentezza generale che rimette regolarmente la squadra avversaria schierata in ordine e quindi molto difficile da attaccare, e un centrocampo per niente armonico, aggiungo che se Dragowsky non para il rigore, son dolori
Abbiamo 18 punti l’obiettivo è chiudere il girone di andata a 21 e andare a raddoppiare nel girone di ritorno
La questione da porre rispetto al mercato però è un’altra
Chi lo fa il mercato? con quale ottica? per chi?
Mi spiego meglio, diamo per scontato che in serie B non ci andiamo e iniziamo a costruire la squadra di domani?
Se si, con le indicazioni di quale allenatore? con Pradè?
Il rischio di ritrovarsi al punto di partenza, ancora, e a questo punto per un numero di campionati che non si contano nemmeno più al prossimo agosto, è altissimo
Ci vuole visione e sangue freddo, da subito, e qualcuno che decida con saggezza, rinnovando a Prandelli la fiducia, o
scegliendo fin da subito il nuovo allenatore, e magari dando a Cesare un ruolo dirigenziale, che di tuttii quelli che abbiamo non se ne fa uno
Carlo F.
Pagelle condivisibili. Poche osservazioni: a) valorizzerei l’atteggiamento che è stato buono specie dopo il gol; mancava parecchio e ci siamo fatti rimontare un fottio di volte, in questa occasione non ci siamo solo difesi ma siamo riusciti (quasi sempre) a tenerli lontani (un solo rischio per la carambola che Drago ha parato); b) stiamo sfoltendo, ottimo; qualcuno mi dovrebbe spiegare però com’è che – poi – si fa fare a Caceres quello che Lirola era venuto a fare e non è stato in grado di fare: possibile che né Iachini né Prandelli l’abbiano saputo sfruttare; c) la squadra resta mal assemblata: il gol è venuto da una delle due o tre transizioni veloci verticali (la migliore in effetti), il centrocampo è solo d’interdizione, Pulgar più che altro manca di personalità, mi pare; d) bene Bonaventura, Quarta, Callejon, Venuti. Su tutti certamente il portiere. Vlahovic, direi da 7. Uno in più per il gol, ma era già da sei, ieri.