I sogni muoiono all’alba, ma qualche volta anche a metà pomeriggio. L’istinto di sopravvivenza del Cagliari è risultato più forte dell’ambizione di ribalta europea della Fiorentina. La prestazione dei viola è stato un suicidio sportivo. Anziché puntare sulla propria non eccelsa ma superiore qualità, hanno scelto la strada del corpo a corpo e ne sono usciti sconfitti. Più duri i sardi nelle sportellate, più tosti nei contrasti, più veloci nel recupero, svettanti su ogni palla alta. Perfino più efficaci nelle trame di gioco che li hanno portati a creare altre due o tre palle gol oltre a quello segnato.
Aridissimo il bilancio della Fiorentina: neanche un tiro in porta, zero azioni davvero pericolose. In una sola partita sono emerse le tante lacune di una squadra largamente incompleta, che solo quando ogni suo elemento rende oltre le proprie possibilità è capace di vincere a Roma e strapazzare il Napoli. Viceversa, se le debolezze individuali si sommano, si può assistere a tracolli come contro il Verona o, come oggi, con il Cagliari. Portiere tremebondo, esterni di difesa che coprono poco, centrocampo in deficit di idee, attacco pericoloso come un fucile a tappo. Tutto ciò di fronte a 34.690 spettatori, record assoluto per questo campionato. Firenze e i suoi tifosi non seludono mai.
“Abbiamo messo il primo mattone di un nuovo ciclo”, ha commentato con ottimismo Andrea Della Valle. Che qualche giorno fa aveva parlato, per la prossima stagione, di una Fiorentina in grado di competere “almeno per l’Europa League”. Ci vogliamo fidare e aspettiamo con curiosità i prossimi “mattoni”.
Sportiello 4 – Impalato e sorpreso dalla parabola di Lykogiannis osserva Pavoletti colpire di testa a non più di un metro da lui. Gioca spesso di piede e altrettanto spesso combina pasticci da brivido.
Laurini 5 – Farias lo punta mettendolo sovente in difficoltà. Non supera quasi mai il centrocampo.
Pezzella 5 – Troppe incertezze anche se non commette errori decisivi.
Milenkovic 5,5 – Chiude bene gli spazi ma quando c’è da far ripartire il gioco arranca.
Biraghi 3 – E’ lui che si perde Pavoletti sul gol. Sforna cross sbilenchi o prevedibili e sul finale si fa scartare in area come un principiante.
Badelj 4 – Il ritmo alto lo mette a disagio. Gli avversari vanno a velocità doppia e non gli danno mai il tempo di ragionare sulle (poche) palle che riesce a conquistarsi.
Veretout 0 – Partita avara di spunti, caratterizzata da un paio di tiri ad altezza piccione. Sul finale perde la testa e scalcia inutilmente Joao Pedro. Contro il Milan non ci sarà: imperdonabile.
Benassi 4 – Incursore con le gambe molli. Si fa vedere pochissimo anche in fase di copertura.
Eysseric 3 – Impalpabile. Girella nel cerchio di centrocampo mentre intorno infuria una battaglia che senbra non lo riguardi.
Chiesa 4,5 – Tarantolato da un’ottusa foga agonistica che gli procura solo calcioni senza beneficio per la squadra.
Simeone 5 – Si danna l’anima, non lo si può negare, ma non riesce a creare neanche un pericolo per la retroguardia del Cagliari.
Saponara 3 – Prende il posto di Eysseric in tutto e per tutto.
Falcinelli 4 – Attaccante solo di nome (non ha ancora segnato una rete in viola), difende un paio di palloni poi si perde tra le maglie avversarie.
Gil Dias 2 – Coerente con il resto della stagione, non fa mancare alla squadra il suo consueto contributo: il niente.
Pioli 5 – Sceglie lo scontro fisico preferendolo al gioco e perde la battaglia. Forse si aspettava, sbagliando valutazione, un Cagliari barricadero e la sua squadra resta sorpresa e spiazzata. (Foto Galassi)
Arbitro Valeri & C. 5 – Prende un clamoroso abbaglio ammonendo Pezzella (a un metro di distanza) per un fallo immaginario su Padoin che si butta senza essere sfiorato (e avrebbe meritato lui l’ammonizione per simulazione). Si fa prendere per il culo dai perditempo cagliaritani senza intervenire. Pare eccessiva anche l’espulsione di Pioli.
Enrico Spinelli
Scusa ma Pioli 3. Lascia fuori Dabo e non lo mette nemmeno quando è lampante l”inferiorità a centro campo. Inserisce invece falcinelli e dias, volutamente minuscoli, giocatori orribili e sempre nulli. Oltretutto recidivo.
Andrea Bechi
Mi spiace soprattutto per i tanti bambini che erano allo stadio con le famiglie…..ma questa di oggi era veramente una banda di raccattati.
Paolo Pellegrini
“Questa di oggi era veramente una banda di raccattati”. Questa E’ una banda di mediocri, e non capisco il 4, voto altissimo, a Falcinelli, che è il più mediocre di tutti, e conferma la mediocrità delle scelte di Corvino & C. alla lunga, e di Pioli oggi (ma non solo) in campo. Una squadra che ha avuto il solo merito di strapparsi il cuore dal petto dopo il 4 marzo, illudendosi e illudendo contro ogni logica che si poteva ottenere chissà che. Poi stasera è arrivato anche il Biscottone bergamasco, e ora fuori. E sarà l’inizio del seguito del piattume totale, perché io non credo a una virgola di quello che blatera tale Della Valle
Paolo
Francesco, aggiungerei un voto 0 alla società che ha permesso che lo scontro diretto Atalanta Milan si svolgesse non in contemporanea!!! Errore clamoroso! Dovevamo giocare anche noi alle 6, in questo modo invece per le 2 lombarde è stato fin troppo facile garantirsi la qualificazione europea! Magari non cambiava niente, ma come diceva uno che di queste cose ne capiva fin troppo, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina!!
Per il resto, voti giusti, dopo la sconfitta col Sassuolo arriva un’ altra partita sciagurata, a dimostrazione del reale, modesto, valore della squadra (seppur protagonista nel complesso di un ottimo girone di ritorno, grazie alla splendida reazione alla tragica scomparsa di Astori)
antonio
MA LASCIA PERDERE I BISCOTTI. ABBIAMO SOLO UNA SQUADRA E UN ALLENAYTORE MEDIOCRE. SOLO COLPANOSTRA
Paolo
non dico che si son messi d’accordo, anche perché l’Atalanta ci ha provato a vincere, dico però che giocare sapendo che noi si era perso ha reso molto piú semplice la partita delle 2 lombarde, perché anche perdendo sapevano di avere buone chance di finire in Europa…
daniele
Caro Francesco, hai scritto un mucchio di parole mentre ne bastava solo una: MOTIVAZIONE.
Loro hanno giocato per sopravvivere, noi per un idea di obiettivo neppure lontanamente pensabile ad inizio stagione.
Stefano Venturi
Pioli sceglie lo scontro fisico e lascia fuori Dabò……………voto 2.
Belvaromana57
La premessa alle pagelle mi sembra sintesi perfetta. Pensando alla prossima stagione, non va sottovalutato il crollo nervoso nel finale ( tecnico espulso incluso) che contraddice la correttezza che aveva contraddistinto il gruppo per tutto l’anno. Ora che è venuto a mancare il leader silenzioso, si dovrà individuare la/le persone giuste per sostituirlo