Ma è davvero così complicato fare il punto della situazione e capire se società e allenatore possono proseguire insieme il viaggio in viola? C’è qualcosa che sfugge in questo balletto di dichiarazioni, mezze retromarce, sfoghi a caldo e puntualizzazioni a freddo. Si parte da un presupposto incontestabile: Montella ha un contratto con la Fiorentina fino al 2017. Nei giorni scorsi lo stesso Montella ci ha informati che le sue intenzioni sono note da tempo alla società. Nella conferenza stampa di oggi, che credo tutti i tifosi viola abbiano ascoltato con attenzione, ha ribadito che a suo avviso per fare meglio di così occorrono budget e programmazione. In realtà il calcio è un po’ più imprevedibile di così. E per fortuna. Basti pensare a quale avrebbe potuto essere il bilancio della Fiorentina in questa stagione se, per esempio, i sei rigori sbagliati fossero finiti in rete. Oppure se Rossi, come era nelle previsioni, fosse sceso in campo. Se questo apporto è mancato non è certo per carenza di budget o di programmazione. Montella ritiene improbabile poter fare, con questa squadra, risultati migliori o anche pari a quelli di quest’anno. Mentre vede buone probabilità di peggioramento. E’ una sua legittima valutazione, ma quando uno firma un contratto di cinque anni un pizzico di rischio lo deve accettare. Comunque, a prescindere dalla richieste di Montella, la Fiorentina del prossimo anno avrà un volto diverso. Sappiamo già che un bel numero di giocatori saranno cambiati. In meglio o in peggio? Come insegna il caso Gomez, difficile fare previsioni a tavolino. Non sempre il budget ampio è garanzia di risultati. Detto questo mi chiedo quanto ci voglia a chiarirsi. Possibile che un faccia a faccia di tre ore non sia stato sufficiente? Ha senso mantenere questa atmosfera di incertezza per giorni? Conviene lasciare briglia sciolta ad ogni illazione? Le basi per la Fiorentina di domani, con Montella o con un altro, vanno poste oggi, forse ieri. Siamo già in ritardo. Pare che Della Valle abbia chiesto a Montella di continuare mettendo lo stesso entusiasmo del primo giorno. Pare che Montella abbia chiesto a Della Valle di mettere entusiasmo nel rinnovamento della rosa. Siamo in mano all’entusiasmometro.
pompeo
Vero
Non é detto che spendere molto sia certezza di risultati,
Certo é che spendere poco, molto difficilmente dá risultati molto positivi
Io noto tre cose
1) Montella al quale pure riconosco alcuni difetti, é uno degli allenatori migliori di tutta la storia della Fiorentina, non lo dico io lo dicono i numeri
2) Come sempre la gestione di questioni dirimenti, come ë quella della scelta dell)’allenatore, in questa società prendono una piega per me incomprensibile, ha ragione Matteini, dopo un incontro di tre ore che cos’altro bisogna aspettare, tra l’altro Montella mi sembra uno che non ha difficoltà a dire ciò che pensa
3) la gestione Della Valle, rischia di rimanere nella storia, come quella di ciò che avrebbe potuto essere è mai lo diventó
alex1950
E’ il classico gioco delle parti.
Da una parte il tecnico che ha capito che più di così non si può fare, anzi, forse forse, si può solo peggiorare.
Dall’altra una società che ha direttive rigide e che non vede l’ora di liberarsi di un altro allenatore (il primo era stato Prandelli) che sta diventando scomodo, per le richieste in primis e per il terreno (calcistico) sul quale li sta affrontando.
Si parla di entusiasmo.
Bene. Ma a parte Andrea, che per altro, ha potere decisionale limitato rispetto a Diego ed allo stesso Cognigni, …voi riuscite a vedere entusiasmo nella dirigenza, nella proprietà viola ?
Prima di chiedere, bisognerebbe anche darlo …(non sto parlando di soldi) un po’ di sano, vecchio entusiasmo ! O no ?