Ecco cosa penso del le parole di Montella che oggi in conferenza stampa ha attaccato pesantemente la stampa per aver creato, a suo dire, un inesistente caso-Gomez. Siccome appartengo alla categoria sotto accusa, i lettori hanno tutto il diritto di prendere le mie parole col beneficio di inventario perché di parte. Spero però che apprezzeranno la franchezza e la laicità di quanto sto per sostenere:
1) I giornali che hanno collegato la frase di Montella sulla sua decisione di chiudere col calcio quando si è accorto di non mettere più la palla dove voleva, a Gomez, a mio avviso hanno fatto una indubbia forzatura.
2) La frase in questione aveva tuttavia assai poco a che vedere con la domanda relativa alle difficoltà della Fiorentina di concretizzare le tante occasioni create. Insomma era ad alto rischio di equivoco.
3) Se Montella non gradisce un titolo o un articolo ha tutto il diritto di farlo presente. Deve prendersela però con il diretto o con i diretti interessati. La responsabilità è personale non collettiva. Le generalizzazioni non sono accettabili.
4) Ammesso che il collegamento fra la sua frase e il momento critico di Gomez sia stato un eccesso, vorrei che Montella concedesse anche ai giornalisti la possibilità di sbagliare. Parlare di scorrettezza, di mancanza di rispetto e dire di essere “molto risentito verso la vostra professionalità in relazione alla mia” (a parte il lessico un po’ barcollante) non è ammissibile. Sarebbe come accusare l’allenatore di scorrettezza, mancanza di rispetto e scarsa professionalità perché sbaglia un cambio durante una gara. Certo, se sbagliasse tutte le volte allora la sua professionalità (non quella di tutti gli allenatori) potrebbe essere messa in dubbio. Così come quella di un giornalista (e non dell’intera categoria) se sbagliasse costantemente l’interpretazione di un’intervista.
5) Forse i chiarimenti andrebbero fatti il prima possibile e in modo chiaro, altrimenti che chiarimenti sono. Invece anche questa volta, come accadde per Ilicic, ecco cosa la Fiorentina ha fatto dichiarare a Montella sul proprio sito ufficiale il 14 gennaio scorso: “Vorrei precisare, in merito al discorso di Mario Gomez e ad alcune mie frasi estrapolate da un discorso molto più ampio, che le stesse sono state contestualizzate e riportate esclusivamente in riferimento a Mario Gomez. Stavo rispondendo a molteplici domande inerenti al rapporto tra azioni di possibili goal e azioni concretizzate, ed è indiscutibile che in questo momento siamo in credito. Sul momento poi che sta attraversando Mario Gomez ne ho parlato più volte in sala stampa, e in occasione delle interviste post partita di domenica, sempre con l’intento di ‘scuotere’ il mio giocatore da questa sua situazione particolare. Non è nelle mie abitudini criticare i miei giocatori tantomeno pubblicamente e sicuramente non lo farei con Mario di cui tutti conosciamo il suo indiscutibile valore sia professionale che umano”. Un lungo e involuto bla bla bla che non coglie il nocciolo del problema, tanto da apparire quasi imbarazzato. Sarebbe stato così difficile far dire a Montella: “La risposta non si riferiva a Gomez dal quale, come ho detto, mi aspetto di più. E non ci si può aspettare di più da un giocatore se si pensa che debba chiudere col calcio”.
E ora, coraggio, dite la vostra.
Piero
Mi scuso ma questa volta devo difendere Montella.
La domanda non era su Gomez ma su Totti.
Lui ha semplicemente detto che quando si era reso conto di non essere più all’altezza ha deciso o di smettere.
Mi dispiace dirlo, ma oggi Rialti ( ho visto il filmato della conferenza stampa su fiorentina.it) ha fatto la pipì fuori dal vaso, si è comportato veramente male.
Siamo a pochi passi da un’altra bella stagione, ma mi sembra che si cerchi le polemiche per forza, cerchiamo di stare tutti uniti e di toglierci quelle soddisfazioni che aspettiamo e meritiamo.
Forza Viola
Francesco Matteini
No Piero, ti sbagli. Non c’è stata alcuna domanda su Totti. Era l’intervista sul dopo Palermo è lui ha risposto a una domanda sulla difficoltà della Fiorentina a concretizzare le azioni da gol. Totti non c’entra niente. Ho risentito l’audio originale.
Paolo
L’audio originale che si trova online è quello della conferenza stampoa post partita, non quello di Premium.
La stessa battuta Montella l’ha fatta nel post partita su Mediaset Premium in risposta a una domanda sulla doppietta di Totti e sul perchè lui ha smesso presto. In quel contesto è stata apprezzata in studio e quindi avrà pensato di riproporla dopo (sbagliando, evidentemente, perchè slegata da quanto dice prima e dopo).