Entro luglio partirà l’operazione bonifica dall’amianto nell’ex fornace Brunelleschi a Capannuccia. E’ un vero e proprio patto con la cittadinanza della frazione, quello che il sindaco Francesco Casini ha idealmente siglato ieri sera durante un’assemblea pubblica alla quale ha partecipato un centinaio di persone. L’incontro faceva parte del tour “Dire-Fare-Condividere” che vede impegnati il sindaco e la giunta, fin dal loro insediamento, in tutte le zone del comune di Bagno a Ripoli, ma l’appuntamento a Capannuccia era inevitabile considerata l’esasperazione degli abitanti per il problema amianto nelle coperture (circa 7.000 metri quadri) dell’ex fornace Brunelleschi che si trascina ormai da molti anni.
L’amministrazione comunale ha deciso di non percorrere, per ora, la strada dello “scontro” con la proprietà dell’area, che dopo il fallimento è di fatto in mano ad un liquidatore nominato dal Tribunale. Un’ordinanza che obbligasse la proprietà all’immediato intervento di bonifica rischierebbe di essere impugnata davanti al Tar con il risultato di bloccare tutto per chissà quanto tempo ancora.
E’ stato quindi aperto “un percorso di ragionamento con il liquidatore per il ripristino e la bonifica dell’area”, ha detto il sindaco. Una procedura soft, quindi, che punta ad accollare alla proprietà dell’ex fornace le spese di rimozione dell’amianto. Se questa procedura non andrà a buon fine, il Comune interverrà autonomamente con i lavori di bonifica. Nel bilancio sono stati già stanziati 200mila euro, secondo i tecnici più che sufficienti per l’intervento (il costo stimato è 120/150mila euro): il materiale sarà in parte rimosso e in parte stabilizzato. La promessa non è a data da destinarsi. Il sindaco Casini è stato molto preciso: entro luglio l’operazione avrà inizio. “Abbiamo studiato una procedura non attaccabile giuridicamente – ha spiegato il sindaco – Essere riusciti ad inserire il Comune fra i creditori del fallimento è un risultato notevole”.
Si può quindi ipotizzare che da luglio, trascorso circa un mese necessario per effettuare la gara d’appalto con l’individuazione della ditta a cui affidare la bonifica ed un altro mese per portare a compimento l’intervento, il problema amianto a Capannuccia dovrebbe essere cancellato. Resterà il più ampio progetto di recupero dell’intera area e la presenza di edifici fatiscenti alle porte della frazione, ma la salute dei cittadini sarà al sicuro.
Nell’incontro è stato toccato anche il tema della discarica di Castel Ruggero, dismessa oltre quarant’anni fa e mai bonificata. Le ultime analisi – ha detto il sindaco – hanno rilevato che i rifiuti ormai cristallizzati non costituiscono più un pericolo di inquinamento e tutta l’area sarà presto declassata da discarica a semplice terreno con vegetazione.
Per l’amianto dell’ex fornace di Capannuccia è partito il conto alla rovescia. Il rispetto dei tempi annunciati sarà determinante per due obiettivi: la tranquillità dei cittadini (non solo della frazione) e la credibilità del sindaco Casini (non solo nei confronti dei cittadini della frazione).