Il mio articolo su Fiorentinanews –
E’ come passare da una bionda a una mora (o da un biondo a un moro). Da crema e cioccolata a cocomero e maracujas. Da Jim Carrey a David Niven. Da Lodetti aRivera. Non è una questione di qualità ma di caratteristiche. Insomma l’ormai probabile avvicendamento fra Pradè e Corvino mette la Fiorentina al centro di una rivoluzione copernicana nell’assetto societario. Si passa da una parcellizzazione delle competenze (e relative responsabilità) all’accentramento più drastico. A meno che il buon Pantaleo, negli anni trascorsi lontani da Firenze, non abbia radicalmente mutato carattere e metodo di lavoro. Ma siamo abbastanza certi che così non è.
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pompeo
Sono d’accordo,
se le operazioni di cui al capitolo Mammina, Milnkovic, Salah etc le ha condotte Pradè, ha sbagliato, e di molto, se non le ha condotte lui, avrebbe dovuto farsi delle domande, rispondersi, e dimettersi
Per me la dignità viene prima dell’eleganza, e non penso che il suo profilo ne sarebbe uscito danneggiato, anzi..
Su Corvino sospendo il giudizio, in linea di massima penso che ll rapporto con Sousa, “conoscendo” entrambi, potrebbe essere difficilissimo, ma per paradosso anche pazzescamente straordinario, il tempo ce lo dirà
Due parole le voglio dire sui Della Valle, é altro paradigma di questa società il fatto che Diego non se ne occupa, non ne parla, fa il distaccato, ma impone il direttore tecnico, ovviamente poi mai un’autocritica, anche lieve eh.. mai mai, sempre bravi loro