Una penna raffinata, un acuto osservatore, un appassionato del mestiere, un signore nei rapporti con i colleghi. Con Giampiero Masieri ho avuto costanti rapporti durante i venti anni che ho trascorso alla Nazione. Ho avuto modo di apprezzare il giornalista e l’uomo. Sempre solare e disponibile, umile come lo sono i grandi. Sempre disponibile a dare una mano.
A lui affidai, nel 2006, il compito di celebrare i 50 anni dalla vittoria del primo scudetto della Fiorentina con una serie di articoli che ripercorrevano la cavalcata di Montuori e compagni partita per partita: “Dal nostro inviato nel passato”. Ora ti immagino lassù a parlarne coi protagonisti.
Una carrellata di rievocazioni e emozioni che conservo gelosamente. Insieme ai nostri scambi di opinioni sul calcio, sul mondo e sul giornale: ricordi indelebili.
Ciao, Giampiero, un abbraccio e grazie per la tua amicizia.