La stitichezza offensiva dei viola si sta cronicizzando. Frutto di eccessi di individualismo, errori nell’ultimo passaggio, tiri che hanno la potenza di un buffetto, scarsa presenza nell’area avversaria. Il Chievo ha due volti: strenuamente catenacciaro nel primo tempo, più baldanzoso nel secondo. La Fiorentina di facce ne mostra invece una sola, nonostante Sousa provi a cambiare alcuni interpreti in corso d’opera: buona aggressività in fase di recupero palla, scarsa lucidità nella fase di impostazione, carenza assoluta di idee al momento di chiudere l’azione. Fisicamente la squadra sembra stare bene, anche se qualche calciatore commette errori marchiani. Sono le trame di gioco a non funzionare più ormai da tempo. Inoltre alcuni giocatori scambiano la determinazione con l’insistenza nel portare palla. Altri puntano la porta col contagocce. E nell’area del Chievo quasi sempre Kalinic è isolato e, in qualche occasione, non era presente nemmeno lui. Prendiamo il punticino che, per dirla alla Catalano, è meglio che nulla. Anche perché alla fine si è rischiato pure la beffa. Ma che tristezza…
Tatarusanu 7 – Reattivo prima in uscita su Floro Flores e poi a recuperare palla sulla linea di porta. Il tiro di Rigoni è fuori dalla sua portata ma si schianta sul palo.
Tomovic 6 – Tello lo abbandona spesso al suo destino, però se la cava con mestiere. Offre a Kalinic un bel pallone dopo una discesa imperiosa.
Gonzalo 6 – Gioca d’anticipo con efficacia. Impreciso in qualche rilancio. Una incertezza grave.
Astori 7 – Svetta di testa su tutte le palle alte. Disimpegni efficaci ed eleganti.
Alonso 5,5 – Duella, in tutti i sensi, con Cacciatore. Spinge con assiduità e prova qualche cross. Butta al vento la ribattuta sulla traversa presa da Zarate.
Badelj 5 – Più copertura che impostazione. Perde qualche pallone creando pericoli alla sua difesa.
Borja Valero 5,5 – Punto di riferimento per tute le azioni viola, non trova la giocata vincente e pecca di precisione.
Tello 4,5 – Due giocate da hilight in un mare di errori di controllo, passaggio e decisione.
Mati 6 – Gioca un po’ defilato sulla destra. Palla al piede accende sempre il gioco ma non ha ancora continuità.
Zarate 6 – Vorrebbe catalizzare ogni pallone passi nelle vicinanze. Prova sempre, anche troppo, il tiro a rete. Colpisce l’incrocio dei pali su punizione.
Kalinic 5 – Molto movimento per niente. Sempre solo nella difesa avversaria si intristisce col passare dei minuti. Poco incisivo.
Bernardeschi 5 – Porta a spasso il pallone senza costrutto.
Ilicic 4,5 – Gli capita una palla d’oro: la scelta è tra tiro in porta o assist per il compagno. Sceglie una via di mezzo buttando sul fondo l’occasione.
Allenatore Paulo Sousa 5 – La squadra gira a vuoto. Azioni pericolose che si contano sulle dita di una mano. Kalinic isolato. Badelj spaesato. Gonzalo irritato. Bernardeschi mai ispirato. Tello rintronato. Solo colpa dei singoli?
Arbitro Guida & C. 5 – Il giallo, anziché il rosso, per Cacciatore che dà un calcio volontario nelle palle ad Alonso, è davvero ridicolo. Manca anche il secondo giallo per Gobbi che abbatte Bernardeschi.
Commento Sky Marinozzi-Bergomi 6 – Trasmissione di emozioni pari alla lettura delle estrazioni del lotto, anche se l’andamento della gara non li aiuta.
Pubblico 2 – I supporter del Chievo fischiano a ripetizione Alonso reo di aver colpito con i propri testicoli i tacchetti di Cacciatore. (Foto Galassi)
Paolo Pellegrini
Voti assurdi per Tomovic Gonzalo Alonso. Kalinic merita di più, è l’unico a fare movimento e a piegare le mani al portiere
Francesco Matteini
Zero gol subiti sarà anche per merito della difesa. Zero gol segnati avrà qualche colpa anche il centravanti. O no?
par
Ennesima partita inguardabile!!!!!
Che tristezza!!!! Mi chiedevo in pullman mentre tornavo da Verona ( a Roma nn ci vado neanche sotto tortura!!!) ma siamo sicuri che quelli scesi in campo stasera sono gli stessi che ci hanno fatto godere fino a Gennaio??? Mahh!!!
Inutile cercare le colpe, sono di tutti ( tranne di noi tifosi che spendiamo soldi e tempo per vedere questi spettacoli indecorosi!!!)!! Certo qualcuno ne ha di più e questo qualcuno, secondo il mio parere, è la società che per non spendere ha fatto un mercato di riparzione ridicolo ed è riuscita a rompere un bel “balocco” che con poco ci poteva far divertire fino a maggio!!!!
Che peccato!!! Noi tifosi della Fiorentina siamo proprio nati per soffire!!!!
La pazienza però ha un limite è io mi sono sentita umiliata stasera al Bentegodi!!!!
genny
Personalmente metterei davanti a un plotone di esecuzione virtuale tutti quelli che si sono e sono ostinati a parlare di bel gioco della Fiorentina che per me e’ il piu’ stupido,inconcludente di tutto il panorama calcistico italiano;addirittura anche le valutazioni ai giocatori sono condizionate spesso da questo lento e soporifero possesso palla;pertanto non mi dilungo sulle votazioni dei singoli ma vorrei parlare di un commento che ho letto giorni fa a firma del giornalista Calamai che prendendo spunto di un’avvistamento a Firenze di Mazzarri scrive che un’eventuale arrivo del tecnico significherebbe addio a quattro anni di possesso palla e ritorno a difesa e contropiede;rispondo “volesse il cielo” finalmente si potrebbe attaccare in spazi piu aperti senza concedere ripartenze agli avversari che spesso si sono rivelate letali per noi e forse finalmente si potrebbe vincere qualcosa;penso pero’ che l’encefalogramma piatto di proprieta’ e dirigenza in termini di mercato e conduzione societaria difficilmente possa partorire l’idea di ingaggiare un Mazzari o un Maran
Carlo F.
Pagelle impeccabili. COme al solito m’ero divertito a farle su fiorentina.it e corrispondono alle tue al 100%, diversamente da quel che pensa PP. Avrei dato qualcosa in più a Zarate che dopo tutto ha fatto una ottima punizione e ci ha provato diverse volte. Una liberandosi all’ingreso dell’area spalle alla porta con finta e rigiro, che se la mette dentro (invece gli vien deviata sul corner) fa un eurogol. Per il resto esistiamo per 70 minuti. Ma manca la brillantezza che fa la differenza fra il giochicchio con controllo palla inutile e il giochicchio con improvvisa e potenzialmente micidiale accelerazioen in avanti. Non riesce più. Pratiamente mai. E c’è gente che non fa nulla o sbaglia troppo: che ne è di Badelj? che ne è di Bernardeschi? (sfido che non lo mette dall’inizio, quando lo mette fa microaccelerazioni verso il centro da destra e poi la scarica dietro e fa fare l’azione… magari a Tomovic!). E Kalinic? sì sempre un minimo di spoden le garantisce, ma sembra rinsecchito. Tello, altro incompiuto: fa il Bernardeschi attuale il che è una tragedia. Lo stesso Alonso che continua ad essere dei meno peggio è un voglio ma non posso: non salta più nessuno, nemmeno quel bove di Cacciatore. Su difesa-attacco la vedo come te. Il centrocampo funziona fino alla trequarti. Certo: il Chievo si chiude, ma caspita mica ci si può aspettare che ci dicano, accomodatevi. Del resto i numeri nel calcio contano: questo Chievo nelle ultime dieci giornata ha fatto il doppio dei punti di QUESTA Viola che è purtroppo l’unica che attualmente abbiamo. Quindi il modesto pareggio è decoroso risultato. Io francamente dopo il 70° m’aspettavo si perdesse: non si faceva più neanche lo stitico controllo palla. E infatti è una delle poche partite – quest’anno – delle quali si deve dire che ci ha salvato Tata. Ha da passà ‘a nuttata. Il dubbio è che Sousa abbia mollato, i giocatori lo sappiano e di qui il resto. Anche se – professionismo a parte – a molti dovrebbe interessare restare in un posto dove lo stipendio è buono e sicuro. Ma forse non basta senza certi stimoli.
robi
La partita (ottima) di Astori ieri riaccende gli interrogativi su Sousa dopo Udine. Possibile che un allenatore possa lasciarlo fuori per giocare con i due difensori di cui conosciamo i grossi limiti? E poi perchè aspettare solo i minuti finali per inserire un Ilicic che stava bene come se si dovesse rigiocare il giovedì?
Ci sarebbero altre cose, nemmeno uno schemino sui corner, e quel possesso all’indietro così poco sicuro, ma soprattutto tanti dubbi sul comportamento dell’allenatore come nel caso degli urlacci a Ilicic dopo l’errore. Non è che trasmette ansia col suo comandare continuo? Vero che tanti allenatori fanno così ma esiste anche una misura. E mi viene anche il sospetto che qualche giocatore possa sentirsi sollevato se il portoghese andasse verso altri lidi. C’è qualcosa che non torna ora che le cose non sono più come prima, le dinamiche di gruppo non sono quelle di una squadra unita ma quelle di un leader con uomini non proprio ‘fedelissimi’. E la prima divisione l’ha fatta lui e si è riflessa continuamente in formazioni piuttosto strane con qualche fedelissimo ed altri da comandare a bacchetta. E l’equilibrio si è rotto.