Se a 25 anni hai già giocato nell’Inter, nel Manchester City, nel Milan, nel Liverpool, sei entrato e uscito dalla Nazionale, e stai cercando una squadra significa due cose: uno, che sei bravo; due, che non lo sei abbastanza perché una società punti davvero su di te. La storia di uno come Mario Balotelli, in estrema sintesi, è questa. Grandi doti fisiche e tecniche, assai meno sul piano umano e del comportamento. Su di lui aveva ragione Berlusconi (una delle rarissime volte in cui gli è capitato), quando lo definì una “mela marcia”. Salvo poi acquistarlo dopo qualche giorno (c’era la campagna elettorale in atto) e incaricare il fido Galliani, a sprezzo del ridicolo, di smentire a destra e a manca che Lui avesse mai pronunciato quella frase che tutti potevano invece ascoltare su Youtube. Ma questa è un’altra storia.
Il giudizio su Balotelli era duro ma vero. Balotelli non fa squadra fuori dal campo (non è simpatico, tuttavia lo si può accettare), ma soprattutto non fa squadra in campo. Gioca per sé, per il suo ego ipertrofico gonfiato dai milioni di ingaggio, dalle starlette a profusione e dall’eccentricità eletta a sistema di vita. Nessuna squadra può tollerare elementi che ne minino, appunto, lo spirito di squadra. Anche perché Balotelli è bravo, ma non è Messi né Cristiano Ronaldo. Non ti fa vincere le partite da solo. E allora anche l’indulgenza di società, allenatore, compagni e tifosi si esaurisce rapidamente. E il “fenomeno” viene spinto a cambiare aria.
Scusate tutto questo lunghissimo preambolo, ma in queste ore qualche buontempone si è divertito ad accostare il nome di (ex) Super Mario alla Fiorentina. Abbiamo già avuto i nostri guai, dal velenoso addio di Montella, al tradimento di Salah. Conviviamo ancora con l’ingaggio dell’insbolognabile Iakovenko. Alla prima partitella a Moena, Gomez è già apparso indietro di condizione (ma quando mai la raggiungerà, son più di due anni che aspettiamo!). Non ci meritiamo anche Balotelli. Sul quel fronte abbiamo già dato con Cerci, bissato con Ilicic e , solo per un pelo, evitato il tris con Cassano. Abbiate pietà.
franco
Se la Fiorentina della quale ho molta stima prendesse veramente Balotelli smetterei di fare l’abbonamento.
monica
…vabbè, sei ingiusto, ilicic certi problemi non li ha mai creati! è ombroso, chiuso, ma “balotellate”, “cassanate” e “cerciate” non ne ha mai fatte!!
Carlo F.
Quella di Ballotelli per Gomez è una boutade, che non ha senso. Due fallimenti, uno giovane uno meno, uno storico l’altro (Mario G.) purtroppo per noi recente (ma ce lo siamo beccato tutto). Però, onore al merito: Gomez ad oggi è un fallito di classe, anche simpatico, casini non ne ha creati (il massimo fu quando lasciò il campo prima del tempo in una delle ultime partite; fece vedere a tutti d’essere incavolato ma finì tutto lì). L’altro è un micidiale piantagrane sfascia auto ed altro, insopportabile per gli inglesi, che sono specializzati in eccentrici…, che per di più non ha ancora capito che – pur bravino – di partite da solo ne risolve una su cento. Poche. In più ha un ingaggio stratosferico. Ma soprattutto è incompatibile al 1000 per 1000 con l’immagine che i DV hanno cercato di costruire del loro passaggio (prolungato) nel mondo del calcio. Il danno di immagine che ne subirebbero sarebbe micidiale. Ecco: dal cinematografaro di Roma che ha preso la Samp, ecco lì ce lo vedo.