La Fiorentina ha un problema a centrocampo. In matematica ogni problema ha la sua soluzione, basta conoscere i teoremi giusti e saperli applicare. Spesso è così anche nel calcio, ma non in questo caso. Non mi riferisco ai periodici infortuni di Pizarro, né a quelli di Aquilani legati ad una ormai cronica inconsistenza in campo. Non alla lentezza di Badelj, sdoganato dal livello di indecenza nelle ultime due o tre partite, tuttavia ancora distante anni luce dal poter essere il cervello della manovra. Non penso ai piedacci ignoranti di Kurtic, che per quanto possa applicarsi non sarà mai l’uomo dell’ultimo passaggio. Il vero, indecifrabile, problema della Fiorentina si chiama Borja Valero.
Giocatore formidabile fino alla scorsa stagione, addirittura superfluo in questa. Borja è arrivato alla Fiorentina da semi sconosciuto. Sì, qualcuno lo aveva apprezzato nel Villarreal, ma insomma non ci sono stati fuochi d’artificio per il suo ingaggio. Poche partite ed ha conquistato Firenze, non solo i tifosi viola. In campo, quel giocatore fisicamente mingherlino, ha portato la forza potente dell’intelligenza. Sempre nel posto giusto al momento giusto. Capace di macinare chilometri mantenendo una straordinaria lucidità. Lanci, dribbling, colpi di tacco, finte, tackle, veroniche, sombreri e quei veli inimmaginabili che trasformano un passaggio banale in un assist geniale. A parte il tiro in porta, che non è mai stato proprio nelle sue corde (35 gol in 404 partite giocate in carriera),
Borja Valero ha a disposizione tutto il campionario che rende bello e imprevedibile il calcio. Ma ce l’ha ancora? In questa stagione il vero Borja, quello che ha eletto Firenze a sua seconda patria ed è diventato fiorentino d’adozione per acclamazione, non lo abbiamo mai visto. Il problema non è fisico, né tattico. L’impegno non manca. Si è perso l’ingrediente, più misterioso di quello della Coca Cola, che trasforma un buon calciatore in un campione e che sembrava far parte del dna dello spagnolo. Il suo gioco che trasmetteva effervescenza, oggi fa trapelare sofferenza. La sua e quella dei tifosi viola, increduli di fronte a questa brutta metamorfosi. La fiaba si è trasformata in horror? C’era una volta Borja Valero… Io confido ancora nel lieto fine.
gennaro
Bisogna essere cattivi per pensare che non e’ piu quel grande giocatore da quando ha rinnovato il contratto o da quando sono svaniti i campionati del mondo?
Francesco Matteini
Non credo che Borja Valero sia una persona così meschina. Penso ad un periodo di crisi, magari successivo ad uno particolarmente positivo. Nelle carriere dei giocatori può capitare.
Massimo Rione Gavinana Fiorenza
Io credo che la ricetta magica sia il fosforo del Pek, con lui in campo il centrocampo si trasforma e anche Borja rende il doppio.Quest’anno ancora non ci riempito gli occhi, ma sono fiducioso, al netto ovviamente di conservare lunga vita agonistica a Pizarro…
Silvana
i peggiori nemici della viola, sono proprio coloro che si dichiarano tifosi ma non fanno altro che criticare quello è quell’altro e se siamo arrivati a criticare uno come Borja Valero…..che a volte sembra più fiorentino di noi….immenso nella sua semplicità è straordinario per l’impegno!
par
Borja Valero…..C’ è solo Borja Valero…Borja valero..c’ é solo Borja valero!!!!!!
Forza campione spesso la gente deve trovare un capro espiatorio su cui scaricare le sue frustrazioni!!!!
Non dico che quest’ anno fino ad ora hai fatto la differenza in campo come gli scorsi campionati ma…….chi ti critica nn è un tifoso!!!!
FORZA BORJA grazie per l’ affetto che ci dimostri sono orgogliosissima di te!!!
FPORZA VIOLA!!!!
Ps: Non fatemi più vedere gervasoni!!!!!!