Deve essere inebriante sentire il calore dei tifosi mentre fai le ripetute o le flessioni. La gente che urla il tuo nome. Che ti incita, che ti rinfranca, che ti carica. Devono aver pensato questo alla Fiorentina, che ha deciso di aprire al pubblico l’allenamento al Franchi. Iniziativa intelligente ma tardiva. Al punto da peccare di opportunismo. Ora che c’è da ribaltare il 3 a 0 beccato a Siviglia si deroga alla linea del freddo distacco tra squadra e tifosi imposto da tempo. Di fronte alla mission impossibile tutto è lecito, anche stravolgere i propri principi. Vorrei che la Fiorentina riuscisse a rimontare anche solo per questo. Far capire ad una proprietà seria ma algida che l’affetto dei tifosi non può essere considerato un fastidio da evitare, tranne nel momento del la necessità. Bisognino fa trottar la… Viola. Tra l’altro Firenze non si è mai mostrata invadente nei confronti dei giocatori viola. Qui se girano per strada il massimo dell’impiccio che può capitargli è di dover firmare l’autografo ad un bambino. Anzi, dati i tempi, farsi un selfie. Piccoli gesti che alla lunga possono dare grandi risultati. Il contatto diretto con il campione di cui hai il poster in camera o la foto sul cellulare, istillerà in quel piccolo tifoso un vaccino anti strisciate che durerà per tutta la vita. E senza bisogno di richiami.
pompeo
eh ma questi da questo orecchio non ci sentono