La regola di casa Fiorentina è che il bilancio deve essere in ordine, il fair play finanziario è più vincolante dei dieci comandamenti, le spese pazze non abitano qui. Perfetto. Niente da eccepire. Di presidenti dalle “risorse illimitate” che ci hanno fatto finire in C2 non sentiamo neanche lontanamente il bisogno. Detto tutto ciò, ogni regola prevede un’eccezione. Per quanto riguarda la Fiorentina questa eccezione ha un nome e un cognome: Mohamed Salah. Su questo blog mi sono già espresso indicando dieci ragioni per cui l’egiziano dovrebbe essere dichiarato incedibile.
Confidavo che le mie preoccupazioni fossero più che altro scaramantiche e che sarebbero state presto cancellate da un annuncio della società. Invece ancora tutto tace. Un silenzio che non è d’oro, ma solo irritante. In Fiorentina c’è qualcuno che ipotizza di poter fare a meno del miglior giocatore in rosa senza conseguenze? Illuso. In questo momento l’addio di Salah sarebbe più traumatico (e qui la sparo grossa) di quello di Batistuta. Non perché sia più forte dell’argentino, ma perché bisogna tener conto del contesto. I Della Valle, dopo la controversa gestione del caso Montella, non sono all’apice della popolarità (per la verità non sono mai riusciti ad esserlo in ormai tanti anni alla guida della Fiorentina). Salah è una fiammella in una oscura giungla piena di dubbi e incertezze. Inter, Milan, Roma, Atletico Madrid, magari sono tutte voci destituite di fondamento. Ma lasciarle galoppare in libertà non è una buona tattica. Se l’unico modo per confermare Salah è scucire ora il pattuito per il riscatto, perché manca il suo ok sul rinnovo del prestito, non c’è che provvedere al bonifico. Niente piani B. Vorrei che una volta tanto la società dimostrasse di saper fare anche un atto di forza economica. In un modo o nell’altro Salah giocherà ancora in maglia viola: Andrea Della Valle lo annunci con baldanzosa tracotanza. Il bilancio per una volta può attendere (e poi chi più spende meno spende, recita un vecchio adagio…).
Carlo F.
Condivido l’idea di fare sostanziosi sacrifici per Salah: per ora ha mostrato di fare la differenza, come nessun altro della rosa. Non sempre: due volte su tre, ma è molto! Però non la metterei in alternativa al fair play finanziario, fiore all’occhiello d’immagine e baluardo sostanziale che i DV hanno posto a sé stessi (e a noi tutti): sotto il profilo contrattuale basta dar più a Salah e spendere meno in semiscarponi (certo: van piazzati, ma i dirigenti tipo Pereira ci stanno apposta); sotto il profilo del cartellino, considerata qualità ed età, è un investimento. S’è fatto soldi con Jovetic, con Cuadrado e col difensore che nemmeno mi ricordo come si chiamava, si faranno anche con Salah a 15/16 milioni, ho l’impressione. In giro si vede pagare molto di più per gente molto meno promettente…
modaioli
Decisamente un buonintervento. Mi addentro con interesse il sito http://www.violaamoreefantasia.it. Proseguite in questo
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